Terrell Owens, ex wide receiver, ha recentemente rilasciato un’intervista nella quale afferma di essere stato anche lui vittima di razzismo durante gli anni trascorsi in NFL.
Tali dichiarazioni arrivano proprio nel momento in cui negli Stati Uniti vi sono state numerose e violente proteste in seguito all’uccisione di George Floyd da parte di un agente della polizia.
Terrell Owens è stato sicuramente uno dei migliori wide receiver che hanno avuto modo di giocare in NFL. Durante la sua carriera è riuscito a giocare al fianco dei San Francisco 49ers, Eagles, Cowboys, Bills e Bengals prima di concludere la propria carriera da professionista al fianco dei Wranglers della ex Indoor Football League.
Il wide receiver, durante un’intervista rilasciata a TMZ Sports, ha dichiarato di essere stato vittima di razzismo durante gli anni passati coi 49ers, lanciando delle pesanti accuse nei confronti dell’allora head coach del team Steve Mariucci.
“Avrei potuto continuare a giocare, ma anche a causa del mio carattere non mi è stata data l’opportunità di farlo nella maniera giusta. Tutto questo perché ero una persona schietta e sincera, a causa del mio temperamento, e ad alcuni allenatori non andava giù. E queste voci arrivavano anche alle orecchie dei proprietari. Per me, quello è razzismo. L’ho vissuto sulla mia pelle mentre ero a San Francisco con coach Mariucci”.
Queste sono state le parole rilasciate da Terrell Owens e, considerato che anche in passato l’NFL non si sia contraddistinta per aver preso posizioni anti-razziste, quasi sicuramente c’è un fondo di verità nelle parole dell’ex wide receiver.
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Foto in copertina: Lance Iversen/SFC