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The Castles of Burgundy, gestione dadi in Borgogna

Ravensburger, che ringrazio per la copia ,prosegue con la ristampa in chiave moderna dei titoli Alea più di successo. Questa volta tocca a “The Castles of Burgundy“, sempre di Stefan Feld, in questa edizione dedicata al ventesimo anniversario e comprensiva delle 11 mini espansioni. La durata stimata è di circa 120 minuti ed è adatto per 1-4 giocatori.

The Castles of Burgundy – Ambientazione & Ispirazione

L’obiettivo non si distacca molto dal gioco precedentemente recensito.
Questa volta, semplicemente, ci troviamo in Borgogna nella Francia centrale nel corso del XV secolo.
Piuttosto che di un principe, vestiremo i panni di un duca con lo scopo di accumulare ancora più ricchezze tramite l’espansione ed il commercio.

Come anticipato nell’articolo su “The Castles of Tuscany“, questo gioco di cui vi sto parlando offre un’esperienza più completa ed impegnativa, nonostante il meccanismo ed il concetto di fondo siano gli stessi. Ritroveremo anche le stesse tipologie di edifici e territori, così come le agricolture, i monasteri, i villaggi e tanto altro. Le regole saranno più ferree ed anche le restrizioni. Questo porterà, però, ad altri numerosi modi di guadagnare i punti che ci porteranno alla vittoria.

Ducati, scudi e dadi – Contenuto: Con cosa giochiamo

Tre bellissime chiavi dorate, con altrettanti splendidi castelli alle loro estremità, sormontano la copertina della scatola rettangolare ovviamente color borgogna.
Un’eleganza che salta subito all’occhio ed uno scrigno contenente numerosi componenti, eccole:
164 tessere esagonali:
_ 7x 8 palazzi (beige, 16x dal dorso nero)
_ 7x 4 animali (verde chiaro, 8x dal dorso nero)
_ 26x “conoscenza” (giallo, 6x dal dorso nero)
_ 16 castelli (verde scuro, 2x dal dorso nero)
_ 12 miniere (grigio, 2x dal dorso nero)
_ 26 navi (blu, 6x dal dorso nero)

42 tessere merci (quadrate, 7 in ognuno dei 6 colori)
24 monete
26 tessere lavoratore (quadrate)
12 tessere bonus (quadrate, 1 piccola ed 1 grande nei 6 colori)
4 segnalini punti vittoria (da 100/200 punti in ognuno dei 4 colori dei giocatori)
8 pedine di gioco (2 in ognuno dei 4 colori dei giocatori)
9 dadi (2 in ognuno dei 4 colori dei giocatori più 1 dado bianco)
1 tabellone di gioco
16 plance dei giocatori (fronte-retro)
4 tabelle riassuntive

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Tabellone principale – PHC: Emanuele Iuliano

Per le espansioni:

4 tessere esagonali addizionali
6 ducati addizionali “I Posti di Confine”
9 tessere esagonali addizionali “I Castelli Bianchi”
5 tessere esagonali addizionali “Le Locande”
12 tessere esagonali addizionali “Le Vie Commerciali”
2×4 ducati addizionali “Il Gioco a Squadre”
2 ducati addizionali per il solitario
18 tessere “Gli Scudi”

The Castles of Burgundy – Come si gioca

Il nostro scopo è quello di accumulare punti vittoria dando vita ad un prosperoso e variegato ducato. Partendo da uno dei nostri castelli, seguendo determinate restrizioni, andremo a piazzare di volta in volta le varie tessere territorio. Ognuna di esse donerà bonus ed effetti specifici.

Una partita dura 5 fasi ed ogni fase è composta da 5 round. Questi vengono scanditi dall’eguale quantità di merci presenti, le quali scaleranno mano a mano che la partita andrà avanti. All’inizio delle varie fasi, ogni pila di merci posizionata durante il setup, scorrerà negli appositi spazi round della fase in corso. Durante ognuno di questi, la merce corrente verrà spostata nel deposito indicato dal risultato del dado bianco neutrale, lanciato dal primo giocatore.
Nel round, i giocatori lanceranno contemporaneamente 2 dadi e, a turno, li assegneranno ad una delle 4 azioni principali. Scopriamole insieme.

Azioni Principali

Prendere una tessera lavoratore

Spendendo un dado, è possibile prendere due tessere lavoratore. Queste servono a modificare il risultato dei propri dadi di +1 o -1 per ognuna di esse. Tenete in considerazione che aggiungere +1 al valore 6 di un dado, vuol dire farlo valere come un risultato pari ad 1. Viceversa, assegnando un -1 alla faccia 6 del dado, vuol dire farlo diventare un 6.

Vendere merci

In base al risultato del dado, quest’azione permette di vendere tutte le merci con il suo stesso valore. Vendere un qualsiasi numero di merci comporta il guadagno di una sola moneta d’argento, indipendentemente dal loro numero. Al contrario, si guadagneranno 2/3/4 PV per ogni merce venduta, in base al numero dei giocatori.

Prendere una tessera dal tabellone

Sul tabellone sono presenti 6 depositi, uno per ogni faccia dei dadi.
Ogni deposito accoglie tessere territorio e merci, se avanzate dai turni precedenti.
Tramite questa azione, si può prelevare un territorio dal deposito con lo stesso risultato del dado utilizzato (sempre modificabile grazie alle tessere lavoratore).
Tali tessere andranno posizionate negli appositi spazi “chiave” riportati sulle nostre plance giocatore, il cui limite è di 3 spazi. Se fossero tutti occupati, allora bisognerà rimuovere dal gioco una delle tessere già presenti.

Piazzare una tessera nel proprio ducato

Ecco il cuore di “The Castles of Burgundy”.
Grazie a quest’azione potremo spostare una tessera esagonale, già presente negli appositi spazi chiave, direttamente nel nostro ducato. Ciò sarà possibile solo se rispetteremo determinate restrizioni, ovvero: il colore del luogo dovrà corrispondere a quello della tessera che si vorrà piazzare ed il valore del dado deve essere lo stesso di quello stampato sempre sullo spazio luogo dove si sta spostando la tessera.
In base alla tessera piazzata, si applicheranno immediatamente anche degli effetti. Eccoli, di seguito.

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Ducato del giocatore – PHC: Emanuele Iuliano

Monastero: nel gioco base ne sono presenti 26 ed ognuna di esse ha un effetto diverso, in genere riguarda quello di assegnare PV a fine partita. Il loro colore è il giallo.

Nave: accadranno due eventi dopo averla posizionata. Innanzitutto, si fa avanzare il proprio segnalino sul tracciato dell’ordine di turno.
La seconda cosa che accade è il prelievo di tutte le merci da un qualsiasi deposito a scelta. Esse andranno posizionate in diverse pile nel proprio magazzino, per ogni tipo di merce, fino ad un massimo di 3 varietà. Il colore delle navi è il blu.

Castello: consente di compiere un’azione bonus tra le 4 principali e con un valore di dado qualsiasi. Il colore è il verde scuro.

Miniera: sono grigie. Attivano una rendita di 1 moneta d’argento, per ogni miniera, alla fine di ogni fase.

Bestiame: Verde chiaro. Giocando tessere bestiame si guadagneranno immediatamente PV per ogni animale presente sulla tessera appena piazzata. Ma non è finita qui. Esse entreranno in combo con le altre tessere bestiame adiacenti o comunque presenti nello stesso pascolo (ovvero un’area composta interamente da tessere bestiame), se queste riporteranno stampati lo stesso tipo di animali.

Edifici: tali tessere sono di 8 tipi differenti ed ognuno di essi consente di compiere un’azione extra. Queste azioni sono simili a quelle principali, solo più specifiche. Ad esempio vi sono edifici che fanno prelevare dai depositi tessere solo di un determinato colore. Inoltre abbiamo anche edifici che fanno guadagnare monete, PV e tessere lavoratore. Come restrizione, non è possibile possedere due edifici uguali nella stessa macro area beige.

A fine partita, conteranno come PV anche: tessere merci non vendute, monete d’argento, coppie di tessere lavoratore ed effetti dei vari monasteri.

The Castles of Burgundy – Espansioni

In questa bellissima edizione deluxe rinnovata anche per l’anniversario, troviamo tutte le mini espansioni del gioco.
Molte di esse racchiudono semplicemente l’aggiunta di altre tessere esagonali territorio.
Ad esempio sono presenti nuove tessere Monastero con diversi effetti (il Ponte e i Lavoratori), un Argano (di colore beige) che consente di attivare l’effetto di un qualsiasi altro edificio, i Castelli Bianchi che permettono di compiere un’azione extra con il valore del dado bianco neutrale, il bestiame Oche che conta come una tipologia jolly nella somma dei PV per effetto delle stesse tessere verde chiaro ed infine le Taverne. Queste sono acquistabili per 2 monete d’argento da chiunque ed andranno a contare come tessere jolly nel loro piazzamento, pur non offrendo lo stesso beneficio del territorio che stanno sostituendo.

Troviamo anche tante nuove plance giocatori. Alcune di esse aggiungono un nuovo meccanismo, ovvero le frontiere. Se esse verranno connesse da una linea di edifici nel proprio ducato, assegneranno immediatamente dei PV.
Altre plance, invece, introducono il gioco a squadre e in solitario. Le prime, infatti, si uniscono per comporre un unico grande ducato da condividere con il proprio compagno di squadra.

Gli Scudi sono un’altra espansione. Essi verranno piazzati durante il setup, secondo uno schema, nei vari depositi. Non appena un giocatore attivo effettua un lancio di dadi ed ottiene lo stesso risultato su entrambi, potrà decidere di non svolgere alcuna azione e prelevare, invece lo scudo presente nel deposito indicato dalle facce dei dadi.
Sono molto remunerativi ed offrono, in genere, un’abilità aggiuntiva asimmetrica.

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La Borgogna – PHC: Emanuele Iuliano

Infine le mie preferite: le Vie Commerciali.
In base al numero di giocatori, si prendono un tot numero di tessere vie commerciali. Esse andranno posizionate l’una accanto all’altra come a formare un’unica strada, accanto ad ogni postazione giocatore. Tali tessere riportano degli spazi per la vendita delle merci con dei bonus raffigurati. Quando verrà svolta l’apposita azione principale, invece di posizionare le merci in un’unica pila anonima sulla propria plancia, andranno invece messe in sequenza sulla via commerciale posseduta. Se, facendo ciò, andremo a coprire spazi con lo stesso colore della merce appena venduta, allora ne otterremo anche il beneficio raffigurato oltre alla solita moneta d’argento ed ai PV.

Titoli di coda

Non resta molto da dire su “The Castles of Burgundy”, i suoi 10 anni di successi parlano già per lui.
Partendo dall’ingente quantità di materiale da defustellare, questo è un titolo che regala ottime soddisfazioni. Un bel classico german di piazzamento tessere che offre una buona variabilità di gioco di base ed ancora di più grazie alla presenza dei vari moduli di espansione.
Le regole non sono affatto complicate, grazie alla chiarezza del regolamento, ma le combinazioni divengono infinite; ciò che manca è ovviamente l’interazione diretta.
Durante le prime partite sarà assolutamente necessario tenere il regolamento alla mano, soprattutto a causa dei numerosi monasteri disponibili, inoltre a primo impatto la simbologia può risultare un po’ ostica.


Anche qui diventa un peccato la dimensione delle tessere esagonali che non va a risaltare le belle e dettagliate illustrazioni raffiguratevi.
La scalabilità si percepisce all’aumentare del numero di giocatori, soprattutto se questi soffrono di paralisi da analisi durante il loro turno. Per il resto sono presenti anche alcuni momenti di contemporaneità che abbattono dei tempi morti.
L’ambientazione è lasciata sempre alla nostra forte immaginazione. Ma questo, oramai, credo che valga di base per ogni gioco da tavolo ed io faccio sempre il possibile affinché la si percepisca.

Dalla Toscana alla Borgogna, da principi a duchi. I castelli continuano a far parte dei nostri tavoli.

Have a good game!

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