Domani sarà il grande giorno per gli appassionati di pallacanestro NBA, e soprattutto per tutti i fan di Michael Jordan. E’ in uscita infatti su Netflix il documentario “The Last Dance“, che racconterà l’ultima stagione di Michael Jordan tra le fila dei Chicago Bulls, la stagione 1997/1998.

La docuserie andrà in onda con i primi due episodi stanotte negli Stati Uniti d’America (ESPN), mentre verrà pubblicata nella notte in Italia. Ogni lunedì due nuovi episodi, per un totale di dieci.

The Last Dance

Michael Jordan, The Last Dance. Photo by Boss Hunting

Si chiamerà proprio “The Last Dance”, ovvero “L’ultimo ballo“, proprio per ricordare l’ultimo anno in maglia Chicago Bulls di Phil Jackson e Michael Jordan. Il 1998, l’anno del sesto titolo, del secondo threepeat, il quale ha consegnato MJ e i Bulls definitivamente alla storia.

Il documentario è stato estrapolato da una serie di filmati della durata di 500 ore, registrati da ottobre fino a giugno da una troupe che aveva il permesso di seguire i Chicago Bulls praticamente ovunque. L’idea venne proposta dai suoi ideatori ad Adam Silver (ai tempi direttore di NBA Entertainment), che accolse la proposta e contattò Phil Jackson e Michael Jordan.

“Il nostro accordo sarà che nessuno di noi potrà usare questo materiale senza il permesso dell’altro. Sarà conservato nella nostra biblioteca a Secaucus. I nostri produttori non avranno accesso ad esso. Sarà utilizzato solo con il tuo permesso.”

Queste furono le parole che Silver rivolse a Michael Jordan, concedendogli il completo controllo su tutto il registrato.

Michael Jordan e i filmati dimenticati

Chicago Bulls, The Last Dance. Photo by Andrew D. Bernstein

Tutto questo materiale girato è stato praticamente dimenticato, ma non da ESPN. Nel 2016 però le cose cambiarono, Mike Tollin, produttore del film Coach Carter vuole prendere in mano il progetto e rilasciarlo.

Il buon Tollin così si mette in contatto con Michael Jordan, adesso Presidente a tutti gli effetti degli Charlotte Hornets. Il progetto a Jordan piace, e così si mette in moto tutta la macchina organizzativa.

Jason Hehir prende il mano la direzione della docuserie, in modo che possa accontentare “His Airness”, uno che di certo non si è mai accontentato nella sua carriera.

The Last Dance non parlerà però solamente di Michael Jordan, ma ci svelerà il mondo attorno ad una delle squadre più forti e vincenti della storia NBA, i Chicago Bulls, i quali contavano nel proprio roster altri due mostri sacri come Scottie Pippen e Dennis Rodman.

Appuntamento quindi a domani, per uno dei documentari (se non il documentario) più attesi da tutti gli appassionati dello sport.

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