Dopo le emozioni e la forza del terzo episodio, era naturale che la narrazione della quarta puntata di The Last of Us dovesse tornare sui nostri due protagonisti, Joel ed Ellie. E lo fa rallentando e prendendosi i suoi tempi, andando finalmente a creare quel rapporto tra i due che ancora poco si era visto a schermo. Il loro viaggio continua e, per tutto il primo tratto di puntata, ci sentiamo immersi in un road movie che sentiamo così familiare.
The Last of Us: lo sviluppo di un rapporto

La puntata si apre con i nostri protagonisti che percorrono la strada che li porterà fin da Tommy senza particolari intoppi, fino a quando non giungono in città, a Kansas City, dove la ZQ è stata distrutta e i guerriglieri sono diventati i nuovi FEDRA. La scena d’azione è fantastica, sentiamo la forza di Joel e la paura di Ellie che ci invadono e il finale è agghiacciante con la nostra protagonista dietro la parete e quel rumore che non lascia spazio ad interpretazioni.
Quasi tutta la durata di questo episodio è spesa per lo sviluppo del rapporto tra Joel ed Ellie, che finalmente è nato e sta sbocciando. Una decisione naturale visto come, fino ad ora, questo dualismo stentava a decollare o a farsi vedere. La chimica tra i due è fenomenale e ribadiamo ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, come la scelta del cast sia quanto mai azzeccata. Bella Ramsey non è la Ellie del videogioco, è differente ma degna di essere chiamata Ellie, appunto, tanto quanto quella originale. La stessa cosa vale per Pedro Pascal, che nonostante i consigli e le raccomandazioni sul non giocare al titolo, è evidente come sappia di che materia era fatto il Joel videoludico.
Preparare il terreno
C’è un momento in particolare che ci ha stretto il cuore che ha mostrato come l’unione tra i personaggi si sia instaurata anche negli attori. Quella risata non era scritta, e la naturalezza con cui esce è quasi commovente. C’è veramente poco altro da dire su questo quarto episodio di The Last of Us: una puntata che, nonostante sia transitoria, è efficace e bellissima da vedere. Sembra più che altro preparare il terreno ad uno dei momenti migliori e più emozionanti di tutto il videogioco. Ora però è dura, la potenza della terza puntata è sempre in agguato: riuscirà ad andare avanti e a raggiungere nuove vette? Non ci resta che aspettare.
Alessandro Libianchi
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