The Loudest Voice è incentrata sul fondatore di Fox News, Roger Ailes, manovratore e maniaco predatore. Un irriconoscibile Russel Crowe si è calato nei panni del potente proprietario del grande media.

The Loudest Voice è la, purtroppo vera, storia agghiacciante del proprietario del canale conservatore Fox News, Roger Ailes. Manipolatore politico e maniaco sessuale, aiutante nascosto di ex presidenti degli Stati Uniti.

La serie, creata da Tom McCarthy e Alex Metcalf, si basa sulla biografia del giornalista Gabriel Sherman che trattava approfonditamente la vita di Ailes. Il profilo che se ne ricava è quello di un uomo privo di qualsiasi scrupolo e pronto ad ogni tipo di maltrattamento nei confronti dei propri sottoposti, specialmente donne. Un reazionario repubblicano che intendeva, tramite il suo lavoro, portare avanti la propria propaganda politica indipendentemente dalla veridicità delle sue notizie.

La serie è incentrata sui diversi modi in cui un uomo dalla bassa caratura morale può esercitare i suoi poteri per soddisfare il proprio ego. Oltre ad essere una cruda analisi su un personaggio è una critica ad una parte di storia americana utile per capire alcuni degli scenari attuali. Ailes è stato infatti il consulente dei media per Nixon, Reagan e Bush padre. Tra le altre cose è sua la celebre frase “Make America Great Again, pronunciata nel 2008 da lui ed usata come slogan dall’ora presidente Trump, la cui ascesa è stata aiutata dalla stessa Fox News.

Ailes, l’uomo dietro la maschera

Dopo essere stato allontanato per comportamenti inappropriati nel 1995 dal canale della Nbc, Ailes viene contattato da Murdoch. Questi gli affida il compito di fondare un canale di informazione per la Fox, con lo scopo di accalappiare la metà conservatrice e repubblicana della popolazione con ogni mezzo possibile. La teoria di Ailes era quella secondo la quale gli spettatori:

“Non vogliono essere informati, vogliono sentirsi informati”.

Nel corso degli episodi, dopo un primo momento in cui sembrava ci fosse la possibilità di empatizzare con il personaggio, la serie analizza approfonditamente la situazione dei media. I programmi in cui prevaleva la voce grossa, da qui il titolo, erano all’ordine del giorno. È proprio grazie a questi che avverrà l’ascesa del canale di informazioni della Fox.

La creazione a tavolino delle prove che motiveranno la guerra in Iraq, le “accuse” di essere musulmano all’allora candidato presidente Obama e le riprese delle persone che si lanciavano dalle Twin Tower durante l’attacco terroristico dell’undici settembre sono solo alcune delle strategie messe in atto da Ailes per la sua propaganda.

The loudest Voice
Immagine dal Web
Immagine dal web

Oltre all’infimo manipolatore politico qui si trova anche l’analisi dello spregevole maniaco sessuale. Ailes, alla pari di Harvey Weinstein, approfittò delle giornaliste che volevano lavorare per lui fino a quando, nel 2016, la giornalista Gretchen Carlson rivelò tutto. Diverse altre donne testimoniarono contro Roger Ailes e costrinsero la Fox ad allontanarlo. L’anno seguente egli morì per cause naturali all’interno ella propria abitazione.

Un irriconoscibile Russel Crowe interpreta lo spietato uomo d’affari, la risaputa propensione dello stesso Crowe all’irascibilità rendono il lavoro ancor più credibile sotto tutti quei chili di trucco e di costume.

Il punto di vista femminile

La storia di The Loudest Voice è affrontata esclusivamente dal punto di vista dell’antagonista, una visione maschio-centrica che non lascia spazio all’opinione della vittima. Questo perché il senso della miniserie targata Showtime è volto all’analisi del personaggio dei media dalla bassa moralità.

Dovremo aspettare qualche mese per la storia delle vittime. Nel 2020 infatti è prevista l’uscita del film Bombshell, in cui tre tra le attrici più talentuose del panorama cinematografico, Nicole Kidman, Margot Robbie e Charlize Theron, interpreteranno le giornaliste che causarono la caduta del capo di Fox News.

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