#ThrowbackAnime: Trigun, un anime da 60 milioni di doppi dollari

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Di Redazione Metropolitan

Anche oggi torna l’appuntamento con #ThrowbackAnime, e questa volta vi parleremo di un anime che forse non tutti hanno visto, ma che non dovrebbe assolutamente mancare nell’arsenale di ogni appassionato del genere: Trigun.

Composto da un’unica serie fatta di soli 26 episodi, con un’ambientazione affascinante ed un protagonista incredibile, Trigun è uno di quegli anime che adori e non sai nemmeno perché. Non sai se è per l’azione coinvolgente, per la sua profondità, per le emozioni e i traumi devastanti che ti provoca o per quell’immancabile umorismo che tuttavia non annulla il suo spessore.

Sai solo che lo adori e basta, e va bene così.

Ma scopriamo qualcosa di più su questo piccolo capolavoro: la serie animata di Trigun è tratta dall’omonimo manga di Yasuhiro Nightow, pubblicato nel 1996 e dalla storia abbastanza travagliata. La rivista dove il manga veniva inizialmente serializzato, infatti chiuse nel 1997, lasciando l’opera incompleta. Fortunatamente nel 1998 uscì una nuova serie, intitolata Trigun Maximum che proseguì e concluse ciò che era stato interrotto in precedenza.

(foto dal web)

L’anime andò in onda per la prima volta in Giappone sempre nel lontano 1998, mentre fu trasmessa in Italia nel 2000.

Parlando della trama, si svolge su un pianeta lontano, chiamato Gunsmoke, desertico ed irradiato dalla luce di due soli, che fu colonizzato dagli esseri umani alla ricerca di un nuovo Eden, ma dove in realtà non è per niente facile sopravvivere.

In quest’ambientazione, a metà fra lo Steampunk ed il Far West, incontriamo il protagonista: Vash “The Stampede”, il primo uomo ad essere stato dichiarato calamità naturale, e sulla cui testa pende una taglia da 60 milioni di doppi dollari.

Pistolero infallibile e dal cuore fin troppo magnanimo, quest’uomo ed i suoi infiniti contrasti sono indubbiamente la parte migliore di tutto l’anime. Vash è infatti presentato come un uomo crudele e distruttivo, viene chiamato il Tifone Umanoide ed ha persino due agenti assicurativi, Meryl Strife e Milly Thompson, che lo seguono nel tentativo di arginare i suoi disastri.

Tutti tremano al solo sentirlo nominare, per poi rimanere sorpresi, quando scoprono chi sia in realtà.

(foto dal web)

Il “pericoloso criminale” è infatti un fervido pacifista, spensierato e con una passione smisurata per le belle donne e le ciambelle. Sensibile e dall’animo nobile, non può fare a meno di aiutare chi è in difficoltà, ed è sempre in lotta con sé stesso per evitare di far male a chiunque si ponga sulla sua strada, amici o nemici che siano.

Inizialmente il suo atteggiamento rilassato ed ironico può trarre in inganno, ma il protagonista di Trigun è un personaggio fortemente tormentato, anche a causa della difficoltà di far convivere il suo lato altruista e quella forza sovrannaturale che verrà esplorata nel corso della storia.

Ogni episodio, che appare spesso autoconclusivo, ma che contribuisce sempre alla trama principale, aggiunge un tassello inaspettato al complesso mosaico del suo carattere.

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Divertente, intenso, emozionante e con una tragica storia alle spalle, Vash riesce con la sua sola personalità a dare un’impronta indimenticabile a questo anime.

Per quanto riguarda il resto della trama, inizia come il racconto in torni leggeri e ricchi di azione delle avventure di questo criminale dall’animo gentile, in un futuro vagamente distopico, per poi addentrarsi nella fantascienza più pura, con sviluppi entusiasmanti e commoventi, toccando temi importanti, senza risultare mai pesante o banale.

A fare da contorno a Vash ed alle sue polverizzanti avventure, ci sono una nutrita serie di personaggi, che pur non riuscendo a mettere in ombra la straripante personalità del protagonista, risultano comunque piacevoli ed interessanti, e vanno sempre ad arricchire di nuove sfumature i vari aspetti della trama.

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In questo caso una menzione speciale va fatta al reverendo Nicholas D. Wolfwood, il prete dal grilletto facile che accompagna Vash per parte dei suoi viaggi, per aver creato uno dei peggiori traumi della mia infanzia con la sua bellissima e straziante storia.

(foto dal web)

Volendo quindi riassumere Trigun per chi ancora non lo avesse visto, è un anime a cui non manca nulla.

Divertente ed ironico, con la sua ambientazione ispirata al Far West è costantemente ricco di azione e colpi di scena, supportati da un’animazione impeccabile per il tempo. Tutto è poi reso ancora più affascinante da uno stile di disegno originale e straordinario, forse non particolarmente dettagliato, ma ugualmente splendido. Insomma, non ti annoia mai.

Ma quando meno te lo aspetti, questa serie ti colpisce dritto allo stomaco, con una storia entusiasmante ed intensa, dotata di un’emotività penetrante, ed impregnata di spunti che ti mettono in contatto con i temi più profondi ed inaccessibili che risiedono nell’animo umano.

(foto dal web)

In poche parole, se non l’avete ancora fatto, correte a vedere Trigun, perché vi posso assicurare che non ve ne pentirete.

Anche per oggi è tutto, e lasciando spazio la prossima settimana alla gemella #ThrowbackManga, torneremo a parlare di anime fra quindici giorni, con un gioiello nascosto chiamato Saiyuki.

Perciò a presto e, come dice sempre Vash, Love and Peace.

 

Antea Ruggero