Arriva TikTok ed il suo “filtro” sul Coronavirus. Dopo un mese di pandemia globale, dopo tanti giorni di notizie mondiali che girano sul web , in tutte le lingue del mondo e su tutti i giornali locali, soprattutto onllne, oggi il Coronavirus e’ diventato uno dei messaggi mediatici piu’ letti sul globo. Perché?

Fin dall’inizio la comunicazione sul Coronavirus e’ stata sbagliata

Fin dalle origini la grande Cina ha voluto segnalare solo ciò’ che voleva rendere pubblico, creando un gran panico generale, la poca informazione, a volte sbagliata, ha solo creato un gran disagio generale sul web. TikTok e’ un’applicazione con una grande influenza mediatica sui giovani, grazie a questo “filtro” virtuale, aiuterà’ ad avere le migliori informazioni su vasta scala.

Ecco l’esigenza di voler creare con TikTok la giusta informazione, filtrare le fake news, segnalare quelle sbagliate, quelle poco corrette. Dare un messaggio giusto e corretto al mondo e’ la giusta informazione che serve quando si affronta una situazione del genere, poco chiara fin dalle origini.

Oggi arriva direttamente un avviso, che rimanda all’informazione verificata di fonti istituzionali internazionali e locali. Ecco l’iniziativa a tema Coronavirus di TikTok, l’app di video molto popolare tra i più giovani, anche in Italia.

“Durante la creazione, la visualizzazione o l’interazione con contenuti correlati al Coronavirus verifica i fatti utilizzando fonti attendibili tra cui l’Organizzazione Mondiale della sanità o fonti del tuo governo locale”: scrive TikTok su un avviso che compare quando sulla piattaforma si cercano contenuti sul Covid-19.

In Italia, il ministero della Salute nei giorni scorsi ha stretto accordi con Facebook e Twitter per arginare le fake news sull’epidemia e rimandare gli utenti alle informazioni certificate dal ministero.

“Abbiamo tutto l’interesse ad aprirci al dialogo con le istituzioni e il mondo politico italiano, siamo trasparenti e vogliamo confrontarci”, ha aggiunto il portavoce di TikTok, in un incontro a Roma.

La parola e’ di tutti, l’informazione e’ un diritto, ma saper dare la giusta informazione e’ un dovere, oltre che lavoro.