Non è necessario essere espertissimi del settore, ma esistono alcuni pratici accorgimenti per utilizzare al meglio l’hennè e le varie tinture naturali. Vediamo dunque tutti i pro e i contro, e alcune tips per l’approccio migliore a questa tecnica.

L’hennè non è solo rosso: tutti tipi di erbette

Hennè neutro – InNaturale

L’hennè è una polvere che si ottiene dalla macinazione delle foglie di Lawsonia inermis, una pianta che cresce principalmente in alcune regioni dell’Africa, dell’Asia e del Medio Oriente. Qui ha la funzione di colorante per tessuti, pelle e capelli da migliaia di anni. Si tratta di un prodotto naturale privo di sostanze chimiche aggressive. La sua caratteristica principale è che si stratifica, andando quindi a proteggere il capello e non a modificarne la struttura chimica, come invece fanno le tinte grazie all’ammoniaca. 

Inoltre, il colore si sviluppa nel corso dei giorni successivi all’applicazione iniziale, offrendo la possibilità di regolare l’intensità del risultato finale. Un’altro pro è sicuramente la sua caratteristica di vero e proprio trattamento. Tra gli esperti, e non solo, è noto infatti che rinforza i capelli, li rende più spessi e aggiunge una lucentezza naturale. E può anche aiutare a controllare la produzione di sebo. Come trattamento ristrutturante e curativo ha anche un pro molto importante: esistono erbette senza colorazione, come il methi, o la cassia.

Alcuni contro

Nonostante le tantissime proprietà benefiche, ci sono tanti aspetti, per alcuni negativi, che invece bisogna considerare. Innanzitutto, l’irreversibilità del processo: soprattutto quando si utilizzano hennè colorati, il colore potrebbe venire fuori anche in caso di decolorazione. Un metodo però efficace per far scaricare quanto più possibile il colore è quello di fare impacchi di oli. In caso invece di decolorazione si consiglia sempre la prova su una ciocca di capelli, per evitare l’effetto verde.

Altra limitazione è sicuramente quella del colore: tutti gli hennè hanno come base di colorazione la Lawsonia, che è rossa. Qualsiasi altra sfumatura è dovuta a miscele fatte con altri gradienti, ma di base le erbe tintorie tenderanno a rilasciare il rosso. Per questo è molto importante tenerne conto, soprattutto nel momento in cui si decide di cambiare. Un trucco per rendere il colore più vivo o chiaro è quello di acidificare il composto, che va tenuto in posa a capelli puliti per un minimo di 30 minuti (ma può stare anche di più). Aggiungendo gocce di succo di limone o aceto è possibile schiarire la sfumatura. Infine, ricordiamo che le erbe non devono avere contatti con i metalli. Soprattutto, inizialmente tendono a seccare il capello: inserire sempre un districante o un balsamo sia all’interno del composto che nella vostra routine successiva.

Marianna Soru

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