Tiro a segno, l’Italia rinuncia alla tappa di cdm per il Covid-19

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Di Redazione Metropolitan

Riparte la stagione di tiro a segno con la tappa di Coppa del Mondo, in programma a Nuova Delhi in India, dal 18 al 29 marzo. La Nazionale Italiana però non parteciperà alle gare per tutelare gli atleti, vista la situazione di emergenza sanitaria nazionale. Una scelta rischiosa a pochi mesi dalle Olimpiadi di Tokyo.

Niente gare per gli atleti italiani del tiro a segno

Le gare di Coppa del Mondo di tiro a segno sono valide per il ranking che assegnerà poi i pass per le Olimpiadi. Gli atleti italiani avranno la possibilità di qualificarsi ai Giochi Olimpici grazie ai prossimi Europei a fuoco che si svolgeranno ad Osijek, in Croazia, dal 20 maggio al 6 giugno. Il commissario tecnico della Nazionale Italiana, Valentina Turisini, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene del 2004 nella carabina da 50 metri 3 posizioni, in accordo con i vertici federali, preferisce non rischiare vista la situazione italiana per il Covid-19, con l’aumento dei casi dovuti alle nuove varianti del virus. Gli atleti italiani, quindi, non parteciperanno alla tappa di New Delhi che segnerà il ritorno alle gare di tiro a segno, dopo il lockdown del marzo 2020.

Rischio per le Olimpiadi

Al momento le discipline in cui la Nazionale Italiana di tiro a segno ha già ottenuto i pass olimpici sono 5: due posti per la gara di carabina libera 3 posizioni da 50 metri maschile, un posto per la gara di carabina 10 metri ad aria compressa maschile, la gara di pistola automatica da 25 metri maschile e la gara di pistola da 10 metri maschile. Mancano all’appello ancora i pass delle gare femminili di carabina in cui eccelle la campionessa italiana Petra Zublasing, non ancora qualificata.

Ricordiamo che alle ultime Olimpiadi (a Rio de Janeiro nel 2016) l’Italia ha conquistato, nel tiro a segno, due medaglie d’oro con Niccolò Campriani.

Lorenzo Portanova

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