Tom Felton, tra Hogwarts, la musica e Netflix

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Di Redazione Metropolitan

Abbiamo lasciato Hogwarts ormai nel lontano 2011 (Animali fantastici esclusi), ma Draco Malfoy non se n’è mai andato, tanto che è lo stesso Tom Felton a non volersene separare. Siamo spesso abituati a vedere gli attori-bambini della nostra infanzia cercare in tutti i modi di scrollarsi di dosso i personaggi che li hanno resi celebri. Ma non è questo il caso, per fortuna.

È come se a un certo punto intervenisse il bisogno di tagliare i ponti con un passato che limita e definisce. Ma l’affetto di Felton nei confronti del suo personaggio biondo platino è incrollabile. Lui ama Draco Malfoy e non smette mai di ricordarcelo, soprattutto su Instagram (@t22felton), tanto da diventare esilarante.

Tom Felton sul suo profilo Instagram - Ph. credit: @t22felton
Tom Felton sul suo profilo Instagram – Ph. credit: @t22felton

Tom Felton e il cinema durante e dopo “Harry Potter”

Il primo ricordo di Tom Felton non può che essere associato ad Anna and the King. Era il 1999 e il suo ruolo accanto a Jodie Foster entrò immediatamente nella memoria di tanti piccoli spettatori. Un cult generazionale che probabilmente ogni millennial ha visto almeno una volta, tanto da riconoscere subito l’attore nel ruolo di Malfoy, due anni dopo.

Da Harry Potter e la pietra filosofale (Chris Columbus, 2001) in poi nasce la Tom Felton-mania. Arriva persino un momento, intorno all’uscita del Principe Mezzosangue (David Yates, 2009), in cui la Rowling sente il bisogno di intervenire sull’argomento. Per lei il personaggio di Malfoy doveva essere solo cattivo e ripugnante, ma il fatto che Felton fosse così “adorabile” (lovely) rendeva impossibile riportare sullo schermo il personaggio così come nato dalla sua penna. La scrittrice ha cercato di ribadirlo più volte, ma il fandom ha prevalso.

Tom Felton in A United Kingdom - L'amore che ha cambiato la storia (2016) - Ph. credit: IMDB.com
Tom Felton in A United Kingdom – L’amore che ha cambiato la storia (2016) – Ph. credit: IMDB.com

Ciò che è strano, tuttavia, è che tutto questo seguito non sia stato riscontrato nei lavori successivi, nemmeno nei film che Felton ha girato tra la fine della saga e subito dopo. Nel complesso, tra il 2010 e il 2018, ha recitato in altri quattordici lungometraggi, di cui non si parla quasi mai. Uno dei maggiori titoli a cui ha preso parte è L’alba del pianeta delle scimmie (Rupert Wyatt, 2011). Lo vediamo inoltre anche in La ragazza del dipinto di Amma Asante e in A United Kingdom (2016), della stessa regista.

Il futuro è su Netflix: Tom Felton arriva sulla piattaforma streaming

Tom Felton in Origin - Ph. credit: IMDB.com
Tom Felton in Origin – Ph. credit: IMDB.com

Ha avuto più fortuna nelle serie tv, ritrovando forse quello stesso pubblico di giovani adulti degli anni Novanta da fidelizzare. Tom Felton infatti, dopo alcune apparizioni televisive sparse, ottiene l’ingaggio per l’intera prima stagione (dieci episodi) di Murder in the First. Nella serie interpreta Erich Blunt, l’imprenditore coinvolto nelle indagini della polizia di San Francisco. Nel 2016 entra nelle serie The Flash nel ruolo di Julian Albert Demond, o Dottor Alchemy, nella terza stagione (diciassette episodi). Ironia della sorte – o meglio del casting – il suo personaggio alchimista è ossessionato dalla ricerca della Pietra Filosofale.

Il ruolo maggiore ricoperto in una serie, tuttavia, è certamente quello di Logan Maine in Origin, serie horror-fantascientifica distribuita solo su YouTube Premium. In questo caso infatti non è un ricorrente né un secondario, ma fa parte del cast protagonista. La bella notizia, comunque, deve ancora arrivare. Perché infatti Tom Felton sta per sbarcare su Netflix nei panni “mostruosi” di uno dei cattivi di A Babysitter’s Guide to Monster Hunting, dal 14 ottobre sulla piattaforma streaming. E guardando le prime foto in anteprima è da ammettere che il look sembra molto familiare: un inquietante Sirius Black.

Una carriera parallela: la musica

Forse non tutti sanno che Tom Felton è anche cantautore. Ha pubblicato quattro album tra il 2008 e il 2011 e continua ancora oggi a comporre canzoni. Molte non fanno parte di alcuna discografia recente ma Felton comunque continua a condividerle con la sua famiglia social. Durante i mesi più duri di quarantena, per esempio, aveva preso l’abitudine di pubblicare alcuni stralci di vecchie e nuove canzoni o cantava spesso in live per il suo pubblico di Instagram.

Un piccolo ma importante appuntamento fisso che serviva anche ad allietare i giorni più difficili attraverso la musica. Da questo e molto altro si comprende che in fondo la Rowling, almeno su questo, aveva ragione e Tom Felton è decisamente un lovely man. Un uomo adorabile, oltre che un attore di talento, che si spera di vedere di più nei prossimi anni.

Articolo di Valeria Verbaro

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