Difesa in crisi e Belotti a rischio. Le ultime sull’undici titolare per Marassi.
Il Torino è reduce da otto partite in cui si contano due pareggi, una vittoria e cinque sconfitte. Un record negativissimo per chi, la scorsa stagione, aveva velleità europee. Bisogna cambiare marcia e Mazzari lo sa. Ma è solo una questione tattica o il problema è di fondo tecnico e di uomini impiegati?
Il Torino e quella diga che non c’è più
Lo scorso campionato si parlava di granata invalicabili, di una difesa impenetrabile e di un portiere tra i migliori d’Europa. Finora, preliminari di Europa League a parte, Sirigu ha dovuto raccogliere per 20 volte in 13 partite il pallone dalla rete.
Il problema difensivo, difatti, sussiste eccome! Per risolverlo, il tecnico toscano potrebbe impiegare il recuperato Kevin Bonifazi. Il centrale ex SPAL è stato tra i pochi a salvarsi finora, ma l’infortunio alla coscia ha buttato giù sia lui che l’intera compagine sabauda. Bonifazi andrebbe a prendere il posto di terzo centrale di difesa al fianco di Izzo e Nkoulou. Djidji e Bremer sono stati fin qui un disastro e Lyanco, difensore rivelazione del Bologna del campionato 18/19, ha dovuto rinunciare al campo sempre per infortunio.
A.A.A. goal cercasi
Peggio della retroguardia, c’è solo l’attacco: prendendo a campione sempre le ultime otto gare, il Torino ha segnato solo tre reti. Una carestia imbarazzante e preoccupante che non può trovare le uniche giustificazioni nell’aver affrontato quattro big.
Anche qui, il problema sembra risolvibile con l’ausilio della panchina. Verdi, uno degli uomini più attesi finora dopo un lungo corteggiamento, lì in avanti è parecchio appannato. Molto più fresco, ultimamente, appare invece Berenguer. Lo spagnolo è reduce da una doppietta col Brescia da subentrante e nelle sue corde ha corsa e velocità di esecuzione. Il tutto mentre Belotti è ancora in forte dubbio contro il Genoa.
Mazzarri deve cambiare subito marcia per non buttare una stagione e lo deve fare guardandosi accanto.