Il regista David Lynch compie 75 anni, e soltanto chi ama visceralmente il cinema sa quanto il solo pronunciare il suo nome sia in grado di dividere le folle!
Partendo dalla propria personale visione del mondo, David Lynch è in grado di crearne di infiniti e immortali, sempre curioso esploratore della psiche e del recondito dell’animo umano.

"Boy Lights Fire", di David Lynch © nytimes.com
“Boy Lights Fire”, di David Lynch © nytimes.com

Come in molti sapranno, Lynch non è approdato subito al cinema: la sua prima formazione è infatti di tipo artistico, pittorico per la precisione, ma lo stile che adotta si sposa perfettamente con l’estetica cinematografica. Vige l’oscuro, l’inquietudine, un pericoloso senso di solitudine e di vuoto, come se il singolo fosse alle prese con una moltitudine di presenze estranee e minacciose.
Questo tema è ripreso in due dei lavori più famosi del regista: Velluto Blu e Twin Peaks, molto simili per struttura e tematiche, in cui due cittadine apparentemente normali fanno da culla a misteri dal peso insostenibile.

David Lynch nei panni di Gordon Cole in "Twin Peaks: The Return" © vulture.com
David Lynch nei panni di Gordon Cole in “Twin Peaks: The Return” © vulture.com

Molto determinato, David Lynch ha sempre avuto il merito di non fermarsi di fronte alle avversità e di esplorare nuovi territori; causa coronavirus, che come tristemente sappiamo ha bloccato il settore cinematografico, si è palesata la necessità di sfruttare le enormi potenzialità di internet, e in particolare di YouTube. Sul proprio canale, su cui ormai da tempo Lynch pubblica le previsioni del tempo, ha reso disponibile anche il corto Fire. Recentemente, invece, la collaborazione con Netflix si è rafforzata: dopo il corto What Did Jack Do? è stato reso noto che Lynch ha in serbo per i fan una nuova serie dal titolo Unrecorded Night.

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Crediti fotografici: espinof.com, nytimes.com, vulture.com

CHIARA COZZI