Ultimo report del Festival di Berlino dove presenteremo tutti i vincitori. Si porta a casa l’Orso d’Oro il film Touch me not della rumena Adina Pintilie. Miglior regia va a Wes Anderson. A secco di premi l’Italia.
Vince a Berlino l’esordiente Adina Pintilie. Vince con il suo provocante Touch me not e da uno smacco notevole a tutti quei giornalisti che l’avevano stroncata. Poche volte la critica si è sentita così distante dal parere della giuria del festival come in questo caso. Disprezzato dalla stampa ma amato dalla giuria. Un documentario o meglio un reportage che non vuole “toccare” il corpo umano per rispettarne la privacy altrui ma nonostante il titolo, questa, viene costantemente violata dall’occhio della telecamera che indaga alla ricerca del concetto di bellezza nella nudità umana alla ricerca del piacere. Gran premio della giuria a Twarz di Małgorzata Szumowska. La regista decide di mostrare un convincente mix di Humor nero e di crudeltà. Non basta una statua mastodontica per redimere un’intera popolazione specie se la tua anima è piccola come un insetto. Due premi per Les Herederas di Martinessi per quello che era uno dei papabili vincitori del premio più prestigioso. Ana Brun è splendida nella sua interpretazione delle difficoltà umane. Meritato per lei il premio per la miglior interpretazione femminile. Per la sua controparte maschile il premio va a Anthony Bajon per la Prière di Khan. Escono felici anche Wes Anderson (Orso d’argento alla miglior regia per The isle of dogs) e Alexey German JR (Orso d’Argento per il miglior contributo artistico a Elena Okopnaya per Dovlatov).
Di seguito tutti gli altri premi.
Orso d’oro per il miglior film
Touch Me Not di Adina Pintilie
Gran premio della Giuria
Twarz di Małgorzata Szumowska
Orso d’argento per il miglior regista
Wes Anderson per The isle of dogs
Orso d’argento per la migliore attrice
Ana Brun per Las herederas di Marcelo Martinessi
Orso d’argento per il miglior attore
Anthony Bajon per La prière di Cédric Kahn
Orso d’argento per la migliore sceneggiatura
Manuel Alcalá e Alonso Ruizpalacios per Museo di Alonso Ruizpalacios
Orso d’argento per il miglior contributo artistico
Elena Okopnaya per i costumi e la scenografia di Dovlatov di Alexey German JR
Premio Alfred Bauer
Las herederas di Marcelo Martinessi
Quinto De Angelis