Trump rifiutato dai vicini di casa in Florida: “Non venga Mar-a-Lago”

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Di Redazione Metropolitan

In una lettera recapitata alle autorità cittadine di Palm Beach, in Florida, e al Secret Service sembra che l’ex Presidente degli Stati Uniti abbia perso il diritto di risiedere nella sua dimora invernale. La causa? Un accordo firmato da lui stesso, nel 1993.

Palm Beach vs. Donald Trump

Dopo il risultato delle elezioni, dove 81 milioni di americani hanno votato a favore del nuovo presidente Joe Biden, Donald e Melania Trump lasceranno la Casa Bianca. Nonostante la sconfitta, il tycoon è proiettato a trascorrere il periodo natalizio nella residenza invernale: il resort di lusso Mar-a-Lago, a Palm Beach, in Florida. A quanto pare, Trump non è ben accetto dai suo vicini, tanto che è stato coinvolto in una battaglia legale. Una lettera recapitata alle autorità cittadine di Palm Beach, da parte della famiglia DeMoss, vicini di casa dei Trump, sostiene che l’ex presidente abbia perso il diritto di risiedere nella “Casa Bianca d’inverno”.

Il contenuto della lettera

Il motivo che spinge i vicini di casa di Trump a muoversi contro l’ex presidente, va aldilà di una questione politica. Galeotto fu un accordo, siglato dallo stesso Donald Trump nel 1993, il quale convertiva la sua residenza invernale in un club privato. Un’azione mossa perché il complesso residenziale era troppo costoso da mantenere e, secondo l’accordo, ogni membro del club poteva risiedervi per massimo 21 giorni. In virtù del contratto, lo stesso Trump si è impegnato a non utilizzare il club. Una lettera che potrebbe costringere le autorità della Florida a stabilire se, dopo il 20 gennaio – data del giuramento di Joe Biden – l’ex presidente potrà risiedere nel resort. D’altra parte, gli avvocati di Trump sostengono l’inesistenza di un accordo che vieta al tycoon di risiedere nella dimora in Florida.

“Evitare una situazione imbarazzante”

I legali dei DeMoss, famiglia che gestisce fondi per opere missionarie, pregano le autorità locali di evitare situazioni imbarazzanti, nel caso i Trump perdessero la causa e sarebbero costretti a traslocare altrove. Palm Beach è conosciuta per essere un località tranquilla, esclusiva e di nicchia. Infatti, non solo i DeMoss ma anche altri vicini sono stati disturbati dalla presenza dell’ex presidente durante il periodo di permanenza a Mar-a-Lago: cortei di auto, posti di blocco, dispiegamento di polizia e elicotteri. Inoltre, alla famiglia Trump è stata contestata anche la presenza di un’asta con issata una bandiera a stelle e strisce, la quale non rispetta i limiti d’altezza consentiti dalla legge. Anche un altro vicino si è mosso a favore della causa dei DeMoss. Glenn Zeitz, che in passato si è già scontrato con Donald Trump, lo accusa di aver trasformato la sua residenza di Palm Beach “in un casinò di Atlantic City. Zeitz ha dichiarato: “Non ha alcuna possibilità. Non ci intimidirà o prenderà in giro, saremo lì“.

Per ora, né i legali di Trump in Florida né le autorità municipali di Palm Beach hanno lasciato dichiarazioni. Staremo a vedere.

Chiara Bigiotti