Trump: sempre più vicino l’incontro con Kim Jong Un

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Di Redazione Metropolitan

L’incontro tra Donald Trump e Kim Jong Un sembra davvero sempre più vicino. E il Presidente Usa lo attende a modo suo, dicendo che: “Se non sarà proficuo me ne andrò”. Intanto arriva la rivelazione: il dittatore nordcoreano ha ricevuto in segreto Pompeo, direttore della Cia e prossimo segretario di Stato americano. Vediamo come è andata.

Trump e KIm Jong Un
Il presidente Usa Donald Trump e il dittatore nordcoreano Kim Jong Un credits: yahoo.com

Non si sa bene quando, non si sa bene dove, ma sembra sempre più certo che l’atteso e storico incontro tra Donald Trump e KIm Jong Un si farà. E sappiamo pure, dalle parole del presidente Usa che se “non sarà proficuo me ne andrò”. Da ieri poi sappiamo anche che il leader nordcoreano ha ricevuto in segreto Pompeo, direttore della Cia e prossimo segretario di Stato americano. L’incontro è avvenuto nel weekend di Pasqua.

Com’è andata? L’incontro fra Pompeo e Kim è “filato via liscio e si è creato un buon rapporto”, ha scritto il tycoon. Ma soprattutto cosa bolle in pentola? Per il momento Trump, nei suoi cinguettii ha detto che ” si lavora sui dettagli del summit”. E che la denuclearizzazione “sarà una grande cosa per il mondo, ma anche per la Corea del Nord!”. Inoltre ha indicato come periodo più probabile l’inizio del mese di giugno.

Ma c’è altro: anche il presidente cinese Xi visiterà Pyongyang. Mentre Trump ha da poco chiuso un incontro con il premier giapponese Shinzo Abe. Che debbano discutere di altro? 

Per il momento, la notizia è che i preparativi fervono e che ci sono tanti, tantissimi occhi puntati sull'”evento”. E sulla possibile location dell’evento: lo stesso Trump ha parlato di cinque opzioni, mentre la Cnn ha ricordato che nell’ultimo mese fonti informate hanno indicato svariate possibilità. La scelta è vasta e, piccola nota a margine, ha scatenato anche i bookmaker che hanno dato modo di scommettere su dove avverrà l’incontro tra Kim e Trump.

Potrebbe essere la zona demilitarizzata fra Nord e Sud Corea, una capitale neutrale in Europa, oppure una nave. Tra le ipotesi anche Seul o addirittura, azzarda qualcuno, Pyongyang, scelta quest’ultima che sembra però improbabile. Vedremo. Dai due leader ci possiamo aspettare di tutto.

Federica Macchia