
Gli Americani hanno scelto tra Trump e Biden. Le elezioni Usa 2020 sono state caraterizzate da due temi molto delicati: Il Corona-Virus, che è l’argomento principale di tutti i media mondiali a partire da Marzo dell’anno scorso, e la profonda divisione sociale nell’anima degli Stati Uniti d’America sfociata nelle manifestazioni anti razziste e nel movimento Black Lives Matter. La lotta per la Casa Bianca ha significato una grande svolta per gli Stati Uniti d’America.
Proprio di Donald Trump e dei suoi rapporti con le star del mondo della musica americana vorremmo parlare in questo articolo. Molte star della musica, nel corso della prima campagna elettorale di Trump, che lo ha visto vincitore ai danni di Hillary Clinton, e per tutto il suo primo mandato come Presidente Usa, lo hanno fortemente attaccato per il suo programma criticato e per le grandi divisioni sociali esplose durante questi quattro anni trascorsi. Accusato di non gestire per il meglio l’ondata epidemiologica e di soffiare sul fuoco del razzismo costruendo un’America sempre più divisa, Donald Trump non ha di certo un buon rapporto con le star della musica oltreoceano.
Star della musica contro Trump: Da Taylor Swift a Lady Gaga
Sono mesi, o meglio anni, che tantissimi artisti hanno vietato all’ex imprenditore di utilizzare ad esempio la propria musica nei suoi comizi, spesso minacciando anche di intraprendere le vie legali. Fa parlare molto l’ultimo caso verificatosi, cioè quello di Neil Young. Neil Young ha deciso di denunciare Donald Trump. Lo ha annunciato ufficialmente lo stesso cantautore canadese: Neil Young ha deciso di agire legalmente contro l’ex/il Presidente Trump per l’utilizzo non autorizzato della sua Rockin’ in the Free World.
Queste le sue parole per motivare questa scelta: “Trump ha disposto criminali in uniforme nelle nostre sede. L’ha ordinato lui stesso. Non ha rispetto per i nostri militari. Ora vengono usati per le strade degli Stati Uniti d’America contro cittadini rispettosi della legge per una sciarada politica orchestrata da un presidente contestato. Non sono la nostra polizia. La nostra polizia dovrebbe arrestare questi criminali non addestrati per aver violato le nostre leggi“.
Per questo motivo l’artista ha deciso di andare fino in fondo con la denuncia verso Trump soprattutto per l’episodio increscioso successo a George Floyd. Altra star della musica che ha ufficialmente accusato Trump è stata la cantante Taylor Swift che tramite il suo account ufficiale su Twitter ha accusato l’ex/il Presidente americano di voler truccare le ormai passate elezioni del 2020. In particolare, la cantante ha fatto riferimento alle misure di Donald J.Trump riguardanti il sistema postale da lui stesso criticato come metodo sicuro di voto. Taylor Swift così ha commentato: “L’incapacità di Donald Trump ha peggiorato gravemente la crisi in cui siamo.”

Rihanna e la NBA si ribellano a Trump: “Ha aumentato l’odio razziale”
Anche la bravissima Rihanna, consacrata una delle regine del pop negli Usa, ha espresso la sua contrarietà al tycoon postando sui social un graffito inequivocabile “f*ck Trump“. Billie Eilish e John Legend invece, hanno partecipato attivamente come protagonisti musicali della convention democratica iniziata ad Agosto. Un modo chiaro per mostrare il proprio supporto a Joe Biden nella corsa alla Casa Bianca. Ma contro Trump, si sono mossi anche altri artisti della musica americana.
Donald Trump, dati i recenti sviluppi nella politica interna degli USA, ma anche quella estera, ha visto diverse personalità americane ribellarsi alle scelte politiche del Presidente più discusso della storia. Se i giocatori di Basket dell’NBA sono stati un caso in tutto il mondo per le proteste contro il razzismo e la violenza verso gli afroamericani, anche Pharrell Williams mentre si trovava a Charlottesville per un’esibizione, si è inginocchiato in segno di protesta.
Così come Eddie Vedder durante la sua esibizione in Tennessee, ha deciso di attaccare Trump. Ed il cantante del Pearl Jam non si è certo limitato a questo, commentando la situazione critica con la Corea Del Nord che minaccia di lanciare un missile nucleare verso Seattle, sua città natale.
Lady Gaga, candidata dem per il 2024?
La battaglia più dura è stata quella intrapresa dalla bravissima Lady Gaga, da anni fervente sostenitrice della causa democratica. Gli innumerevoli scontri contro Trump, l’hanno ufficialmente incoronata una delle popstar americane più impegnate nella campagna elettorale dei Democratici americani. Già nel 2016, quando la sfida per il titolo di nuovo presidente vedeva contrapposti Trump e Hillary Clinton, non mancò di riservare duri attacchi all’imprenditore.
Ad esempio, durante una apparizione pubblica per lanciare la candidatura della Clinton, fece un breve discorso e poi duettò con Jon Bon Jovi sulle note di “Living on a prayer”. L’altra notte, ha accettato di mettersi a disposizione di Joe Biden suonando sul palco del comizio di quest’ultimo a Pittsburgh, in Pennsylvania. “Sono così entusiasta di essere tornata in Pennsylvania. Venivo spesso a Pittsburgh per trovare mia nonna. Ci vediamo domani al raduno di Joe. Abbiamo bisogno di ogni tuo voto, Pennsylvania“. E chi lo sa se, nel 2024, possa proprio essere Lady Gaga una candidata alla Casa Bianca, magari spodestando il suo acerrimo nemico Trump.

Anche i Rolling Stones sono stati protagonisti di uno scontro con Donald Trump. Mick Jagger e compagni infatti non hanno voluto che il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti utilizzasse la loro musica nel corso della sua campagna elettorale. Donald Trump infatti ha utilizzato “You can’t always get what you want” e “Start me up” nel corso della sua campagna ed è stato prontamente rimproverato dalla band attraverso un comunicato stampa: “I Rolling Stones non hanno mai dato a Donald Trump il permesso per usare le loro canzoni e per questo richiedono che Trump interrompa immediatamente questo utilizzo”.
Articolo a cura di Gianrenzo Orbassano
Seguici anche su: