L’attesa è finita! Da Venerdì 8 Luglio sarà disponibile in digitale su tutte le principali piattaforme “Tu mi perdición, nuovo singolo che segna il gradito ritorno in musica di Arisa una delle artiste più originali, eclettiche ed acclamate, nonché una delle voci più intense della scena contemporanea italiana.

Il brano in uscita suetichetta Pipshow – under exclusive license to Believe Artist Services inaugura così la nuova stagione musicale di Arisa in una veste completamente inedita e rinnovata. L’artista per la prima volta presenta infatti un brano cantato completamente in lingua spagnola.

Tu mi perdición, il nuovo brano “estremamente carnale” di Arisa

tu mi perdición arisa

Poliedrica e camaleontica Arisa, al secolo Rosalba Pippa, è un tripudio di vitalità estremamente contagioso, un’esplosione di energia e solarità che trova nella musica e nell’esigenza di comunicare attraverso la sua voce il perfetto equilibrio per sentirsi bene con sé stessa e con gli altri.

“Tu mi perdición” è un brano estremamente carnale, che nasce da un piccolo motivetto canticchiato in spagnolo che in studio si è trasformata in una vera e propria canzone. Tutti speriamo che il nostro amore torni prima o poi ma non è giusto aspettare per sempre, così la perdizione intesa come il fuoco che ci travolge e che annienta ogni barriera e buon senso si trasforma ben presto nella consapevolezza che dobbiamo proteggerci, custodire il buono che questa esperienza ci ha dato, ma voltare pagina perché l’amore non ha nulla a che vedere con l’indifferenza nè con l’assenza. Il brano è nato in spagnolo ed è rimasto in spagnolo, è stato una bella sfida completarlo senza cercare di assimilarlo a nient’altro. Senza stravolgerne l’essenza, il primo anelito.

Arisa

Capita spesso di innamorarsi ed essere ossessionati da qualcuno o da qualcosa, ci perdiamo tra le braccia, nei sorrisi e nel corpo della persona amata travolti da una passione irrefrenabile. Vorremmo che alcuni attimi con la persona amata non finissero mai perché quei momenti che ci fanno stare bene ci fanno in qualche modo rinascere come persone nuove. Convinti però che il fuoco dell’amore non si spegnerà mai, ossessionati, molto spesso ci “scottiamo” da soli facendoci del male, rimanendo ad aspettare in modalità perenne una persona che non ricambia i nostri sentimenti.

Arisa, la costante ricerca musicale per riscoprire sempre se stessi

Scritta e arrangiata dalla stessa Arisa insieme a Giuseppe d’Albenzio, Ornella Felicetti, Giuseppe Barbera, Paco Martucci e prodotta da Jason Rooney “Tu mi perdición” è un brano di grande impatto che ben rispecchia l’evoluzione in corsa di Arisa. Un’ atmosfera decisamente avvolgente introdotta dal dolce suono di una chitarra si apre nel ritornello lasciando spazio a quell’immaginario decisamente passionale che rimanda al fuoco dell’amore nelle sue molteplici forme e sfumature. Un desiderio autentico e carnale che accompagna l’ascoltatore in questa inedita e folgorante dimensione passionale di Arisa. Il brano contraddistinto da una melodia in continua crescita, a tratti ipnotica, rimane nelle orecchie sin dai primi ascolti, rivelando quell’anima di Arisa più intensa e profonda, uno spirito libero in grado di comunicare arrivando al proprio pubblico con la sola forza della musica e delle parole, grazie ad una voce autentica, carica di pathos che arriva dritta al cuore.

Grazie ad una costante ricerca musicale, mai scontata e prevedibile, lo stile, la personalità e il carattere di Arisa sono ormai elementi assolutamente unici riconoscibili nel panorama musicale italiano. Attraverso “Tu mi perdición” Arisa apre così ancora una volta la sua mente , il suo cuore e la sua anima al pubblico, con una spontaneità disarmante, mostrandosi per quello che è veramente: una donna in continua crescita, una musicista di talento estremamente versatile in grado di muoversi tra differenti range e stili musicali, una donna  di raffinato carisma dotata di rara sensibilità che non hai mai paura di rivelarsi senza filtri mostrandosi per quello che è, una perfetta visionaria in grado di osare e sperimentare con grande coraggio e determinazione “orizzonti” musicali e non sempre nuovi.

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