Un uomo, identificato come Hasan Tunclar, è stato arrestato in Turchia dopo aver diffuso un video su TikTok in cui molesta la figlia 15enne. La ragazzina è seduta su un divano accanto al padre che le accarezza il seno e ne loda le qualità fisiche. Mentre abusa della figlia, che resta in silenzio, l’uomo, pronuncia la frase: “Lode a Dio, è dolce come la crema”.
L’intervento della Polizia turca
Dopo l’intervento della Polizia, il ministero della Famiglia di Ankara ha reso noto che la 15enne è stata affidata ai servizi sociali a seguito di “parole e gesti inappropriati” del padre.
Il caso sta scatenando in queste ore forte indignazione nel Paese, dove diversi episodi di violenza contro le donne, spesso in contesti familiari, sono apparsi sui social media.
Erdogan: una commissione parlamentare sulla violenza contro le donne
Lo scorso 8 marzo, il presidente Recep Tayyip Erdogan aveva annunciato l’istituzione di una commissione parlamentare sulla violenza contro le donne, facendo riferimento a un altro caso emerso con la diffusione sui social del video di un uomo che picchiava in strada l’ex moglie davanti alla figlia di 5 anni in lacrime. L’assalitore, Ibrahim Zarap, inizialmente fermato dai passanti, era poi stato arrestato.
L’annuncio di Erdogan è giunto dopo le forti polemiche su un possibile ritiro della Turchia dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne. L’accordo è noto anche come Convenzione di Istanbul perché aperta alla firma nella metropoli sul Bosforo. La Turchia fu, inoltre, proprio il primo Paese a ratificare nel 2012. Diverse ong hanno accusato però il governo di non aver garantito la piena applicazione dei principi del testo.
Il problema della violenza sulle donne in Turchia
Secondo la piattaforma indipendente “Fermiamo i femminicidi”, lo scorso anno in Turchia sono state almeno 300 le donne uccise, per lo più da mariti, partner e familiari, mentre altre 171 sono morte in circostanze “sospette”. Numeri che non sono concepibili verificarsi in un paese civile.
Gaia Radino