Tutti al Macello, la commedia musicale “paramilitare” di Boris Vian, sarà in scena domani, domenica 26 novembre alle 17, all’Altro Spazio di Roma. Un unico atto di scene esilaranti e grottesche portate avanti da un grande e ricco cast. Tra i protagonisti anche Brunella Platania, attrice e doppiatrice di tanti personaggi Disney e non solo. Da non perdere.
Una scena di Tutti al Macello con Brunella PlataniaDomenica 26 novembre va in scena “Tutti al Macello”, commedia musicale incentrata e ambientata nel giorno dello sbarco in Normandia. Ma che lo vede e lo racconta da un punto di vista diverso. Esistenzialista e un po’ surreale. Si tratta di un atto lungo, dalle 17 alle 21: quattro ore di scene e di scena portate aventi da un cast bravo e ricco nel riproporre lo sguardo dello “stralunato ragazzo” Boris Vian, attraverso l’adattamento e la regia di Antonio Cervigni.
Una storia divertente, esilarante quanto grottesca, che vede tra i protagonisti una straordinaria Brunella Platania. L’attrice, cantante e doppiatrice è famosa per aver prestato la sua voce alla dottoressa Bailey nella puntata musical di “Grey’s Anatomy”. Oltre a diversi personaggi di cartoni animati della Fox e della Disney.
Tutti al Macello: la trama
Ed ecco la storia di Tutti al Macello. È l’alba del 6 Giugno del 1944 ad Arromanches, paesino della tranquilla Normandia. È l’alba dello sbarco. È l’alba di quello che qualcuno chiamerà il giorno più lungo, consegnandolo alla storia del mondo. Ma per lo scorticatore e la sua bizzarra famiglia è solo un altro giorno da portare a termine. Un ennesimo giorno tra cavalli da macellare insieme al suo mite garzone, figlie da sposare, vicine invadenti, mogli stralunate. Ovvero: la vita quotidiana.
Fuori il finimondo, mentre, tra le mura domestiche una apparente tranquillité. Se non fosse per quel fetore che impregna l’aria… Arromanches, ultima spiaggia, improbabile Samarcanda scovata dall’avo dello scorticatore per fuggire via dalla pazza folla è diventata d’un tratto il cuore vivo di una follia devastante. E il poeta e drammaturgo francese, Boris Vian, la racconta con pennello noir. Servendosi di una magnifica tavolozza surreale, perché come lui stesso dichiara:
“Forse quello che spiega il rifiuto che manifestiamo di ciò che è serio, di ciò che non lo è, in quanto per noi, è esattamente la stessa cosa, è patafisica”
La patafisica, scienza delle soluzioni immaginarie, le uniche praticabili in un mondo a testa in giù senza anima, né sentimenti, infilato nella sgangherata casacca di un ordine inventato.
L’omaggio a Boris Vian e la sua denuncia
Alla violenza della storia, lo scorticatore oppone l’onestà, condita da vigliaccheria, del suo antico e tramandato mestiere… Una denuncia della logica straniante dei potenti e delle “loro” inutili guerre, ma anche della viltà dei popoli. Un omaggio al timido stralunato ragazzo, morto ad appena trentanove anni. Boris Vian, musicista jazz, compositore, scrittore, l’altra faccia della Parigi esistenzialista post bellica, l’altra faccia della musica. E anche l’altra faccia di un modo di ridere a bocca larga della peggiore delle vite masticando veleno.
Per sputarlo in faccia, ieri e ancor più oggi, a chi questo mondo lo vuole scorticare. Vivo.
Federica Macchia