Ucciso a Mariupol il regista Mantas Kvedaravicius

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Il regista lituano Mantas Kvedaravicius, di 45 anni, è stato ucciso mentre cercava di lasciare in auto la città assediata di Mariupol, nel sud dell’Ucraina.

La notizia è stata rilanciata dai media lituani. Kvedaravičius era alla guida di un’auto che è stata colpita da un razzo: condotto d’urgenza in ospedale, è morto poco dopo il ricovero. Kvedaravičius era molto conosciuto per alcuni documentari che sono stati premiati nei principali festival europei, tra cui Barzakh (2011) sulla Cecenia e Mariupolis (2016).  

Mantas Kvedaravicius era nato il 28 agosto 1976 a Biržai, città situata nel nord della Lituania, destinazione turistica del Paese baltico, conosciuta soprattutto per il suo castello.

Mantas Kvedaravicius, gli studi in Inghilterra

Mantas Kvedaravicius si era laureato all’Università di Vilnius e poi conseguito un master in antropologia culturale in Inghilterra, all’Università di Oxford. Stava completando la sua tesi di dottorato all’Università di Cambridge. Mantas Kvedaravicius era anche un archeologo subacqueo. Viveva in Lituania e aveva due figli.

Mantas Kvedaravicius era un apprezzato documentarista. I suoi lavori hanno ricevuto diversi riconoscimenti nei principali festival europei. Ha diretto Barzakh (2011) sulla Cecenia e Mariupolis (2016), presentato al Festival del Cinema di Berlino, documentario che raccontava la vita della popolazione della città dove poi ha trovato la morte, sullo sfondo della minaccia costante del conflitto tra separatisti filorussi e nazionalisti ucraini. Nel 2019 ha poi girato Partenonas, docufilm con la centro le tre storie di un rifugiato sudanese, un trafficante turco e una prostituta ucraina.