Le forze di occupazione russe hanno fatto saltare in aria la diga della centrale idroelettrica di Kakhovskaya, a monte del Dnepr, nell’area di Khershon, e dal bacino è iniziata la fuoriuscita incontrollata di acqua. Lo riferisce l’agenzia ucraina Unian nel pubblicare un filmato che mostra i gravi danni subiti dalla diga, che mettono la valle del Dnepr a rischio di gravi inondazioni. Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione statale regionale di Kherson, ha già annunciato l’evacuazione dei residenti della riva destra del Dnepr. Non è possibile evacuare la popolazione della riva sinistra che è occupata.

La “distruzione” della diga di Nova Kakhovka è opera di “terroristi russi”. Lo scrive su Twitter il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. “La distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka conferma solo per il mondo intero che devono essere espulsi da ogni angolo del territorio ucraino. A loro non dovrebbe essere lasciato un solo metro, perché usano ogni metro per il terrore. Solo la vittoria dell’Ucraina restituirà la sicurezza. E questa vittoria arriverà. I terroristi non potranno fermare l’Ucraina con acqua, missili o altro”, ha aggiunto.

Zelensky ha detto che “tutti i servizi funzionano” e ha confermato di avere convocato il Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale.

Cosa succede alla diga della centrale idroelettrica di Kakhovskaya

Il presidente Zelensky ha deciso di tenere una riunione di emergenza del consiglio di sicurezza e difesa nazionale in relazione alle ultime notizie e attribuisce la responsabilità a “terroristi russi”. I propagandisti russi dal canto loro affermano che la diga è crollata “da sola” e che non fosse stata minata. La diga è stata “parzialmente distrutta” a causa di bombardamenti ucraini, secondo quanto afferma il ministero delle emergenze russo, citato dall’agenzia Ria Novosti. Il ministero afferma che non c’è pericolo per la popolazione delle regione. 

Alcuni meccanismi della diga di Kakhovskaya, controllata dai russi, sono stati danneggiati per un bombardamento ucraino e c’è stato un innalzamento di 2,5 metri del livello dell’acqua nel bacino, ma la diga stessa “non è stata distrutta” e “non ci sarà una catastrofe”, secondo il capo dell’amministrazione locale filorussa, Vladimir Leontyev.

La diga argina il fiume Dnipro poco sopra Kherson e dà energia alla più grande centrale idroelettrica del paese. Decine di insediamenti rischiano di essere colpiti da inondazioni se la situazione dovesse peggiorare.

Sui social ucraini è stato pubblicato un vademecum per la sicurezza: “Unità della polizia nazionale e del servizio di emergenza statale della regione di Kherson sono state allertate per allertare ed evacuare la popolazione civile da potenziali zone di inondazione sulla riva destra del fiume Dnipro, vale a dire: i villaggi di Mykolaivka, Olhivka, Lyovo, Tyaginka, Poniativka , Ivanivka, Tokarivka, Poniativka, Prydniprovske, Sadove e in parte la città di Kherson – Korabel Island”. Nel post si aggiunge: “Il livello dell’acqua sta salendo e tutti coloro che si trovano nella zona di pericolo devono: spegnere tutti gli elettrodomestici, prendere i documenti e le cose essenziali, prendersi cura dei propri cari e degli animali domestici, seguire le indicazioni dei soccorritori e dei vigili urbani”. Non vi sarebbe alcuna minaccia immediata per la vita delle persone.

L’ultima volta che le dighe sul Dnepr furono fatte saltare in aria fu per ordine di Adolf Hitler nel 1943, durante l’offensiva delle truppe sovietiche. Le circostanze e le responsabilità di quanto sta accadendo in queste ore alla centrale idroelettrica, situata in una posizione strategica, non sono chiare. Come sempre, serviranno giorni, forse settimane per accertare i fatti. Ma il livello dell’acqua sta salendo (di parecchi centimetri all’ora), con conseguenze potenzialmente disastrose per una vasta zona.