“Riceviamo circa 700 chiamate al giorno e abbiamo già raccolto la segnalazione di circa 43mila crimini di guerra. Sono almeno 200 le violenze sessuali sui cittadini e in 60 casi si tratta di bambini in Ucraina”. Queste alcune delle cifre che descrivono le atrocità subite dal popolo ucraino fornite dal difensore civico ucraino Lyudmila Denisova oggi accolta alla Regione Lazio dal presidente del consiglio regionale Marco Vincenzi.
Denisova ha precisato che nelle chiamate vengono segnalati “crimini atroci, come aver assistito a uccisioni di propri familiari. Ciò spinge alla disperazione, e per questo – ha spiegato – è a disposizione una linea telefonica anche per il supporto psicologico: abbiamo già ricevuto 1.100 chiamate. In almeno 104 casi su 400 segnalazioni di assassinii di familiari ci è arrivata la conferma della presenza di bambini”. “Tante segnalazioni di crimini di guerra – ha aggiunto Denisova – ci stanno arrivando nelle ultime ore da Kharkiv: in un’ora, due giorni fa, ne sono arrivate 10. Per 8 di queste si tratta di violenze su minori e in due casi su bambini di 10 anni”.
Non solo: “numerosi casi di tortura di civili si registrano nei territori liberati dagli occupanti – aggiunge Denisova – Bambini di meno di 10 anni uccisi con segni di stupro e tortura sono stati trovati a Irpin”.
Questo è il contesto mentre il presidente ucraino chiede all’ONU un tribunale tipo Norimberga: “Mi rivolgo a voi a nome delle persone che onorano ogni singolo giorno la memoria dei defunti in memoria dei civili morti – dice Volodymyr Zelensky – che sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco alla nuca dopo essere stati torturati; alcuni di loro sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco per le strade, altri sono stati gettati nei pozzi e sono morti soffrendo. Altri ancora sono stati uccisi nei loro appartamenti, case fatte esplodere con le granate. Alcuni civili sono stati schiacciati dai carri armati mentre erano nelle loro auto in mezzo alla strada.”