L’offensiva della Russia avanza verso l’est dell’Ucraina, nelle ultime 24 ore sui fronti di Donetsk e Luhansk gli ucraini hanno respinto nove attacchi.
Lo riporta su Facebook lo Stato maggiore dell’esercito nel suo ultimo aggiornamento sulla guerra. I militari hanno distrutto cinque carri armati, quattro sistemi di artiglieria, dieci unità di veicoli corazzati da combattimento e due veicoli. Le unità di difesa aerea hanno colpito un drone Orlan-10. L’antiaerea ha abbattuto due missili cruise, e l’areonautica ha distrutto dodici unità di equipaggiamento militare russo
Un bombardamento russo ha distrutto una scuola russa nella regione di Donetsk. “Un’altra istituzione culturale è stata distrutta dai russi nella regione di Donetsk. Questa volta, una scuola di musica a Svyatogorsk”, ha scritto il governatore dell’Oblast del Donetsk Pavlo Kyrylenko su Telegram, pubblicando il video delle macerie ancora fumanti. “La scuola è stata presa di mira all’alba di oggi ed è stata completamente distrutta”, aggiunge il governatore, precisando che l’edificio era stato ristrutturato nel 2016 con l’aiuto del governo giapponese
Proprio nella regione ucraina di Luhansk, le forze russe hanno distrutto un ponte tra Severodonetsk e Lysychansk.
“Questo complicherà molto l’evacuazione e la consegna di aiuti umanitari”, ha detto via Telegram Sheriy Hayday, capo dell’amministrazione militare della regione, aggiungendo che esiste tuttora “un collegamento tra le due città“. E’ la seconda volta che il ponte viene distrutto: secondo Hayday: già nel luglio 2014 le forze separatiste lo avevano fatto saltare durante una ritirata. Da allora i collegamenti tra Severodonetsk e Lysychansk, che contano circa centomila abitanti ciascuna, sono stati complicati: il ponte era stato ricostruito nel 2016. .
Le forze nemiche russe si starebbero preparando a riprendere l’offensiva anche verso Sloviansk e avrebbero effettuato bombardamenti di artiglieria nelle aree degli insediamenti di Vernopil, Dibrivne e Dovhenke.
Lo Stato maggiore delle Forze armate di Kiev ha evidenziato che la Bielorussia ha intensificato le ricognizioni in alcune zone vicino al confine con l’Ucraina. Si temono dunque attacchi missilistici.
Per quanto riguarda i soldati ucraini evacuati dall’acciaieria Azovstal, e ora in mano alle forze di Mosca, il negoziatore russo Leonid Slutsky esclude uno scambio tra i combattenti e l’oligarca filorusso Medvedchuk.
Sul lato diplomatico, oggi il leader polacco Andrzej Duda parlerà al parlamento ucraino. Si tratta del primo capo di Stato straniero a tenere un discorso alla Verkhovna Rada dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione da parte della Russia.