La prospettiva di una possibile rielezione dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump non preoccupa Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence militare ucraina (Hur), secondo un’intervista rilasciata da Budanov alla Cnn.
Budanov ha affermato che “non mi preoccupa molto” l’idea di un’amministrazione repubblicana guidata da Trump, “una persona esperta. È caduto molte volte e si è rialzato. E questa è una caratteristica molto importante. Dire che Trump e il partito repubblicano sono amici della Federazione Russa è una totale sciocchezza”, ha aggiunto Budanov, dicendosi ottimista sui futuri aiuti americani all’Ucraina. L’ex presidente degli Stati Uniti è attualmente in vantaggio nelle elezioni primarie per diventare il candidato repubblicano. Se nominato candidato repubblicano, Trump affronterebbe ancora una volta il presidente in carica Joe Biden nelle elezioni presidenziali di novembre. L’attuale impasse del Congresso sugli aiuti all’Ucraina è in gran parte il risultato dell’indecisione dei legislatori repubblicani, che hanno ripetutamente bloccato ulteriori aiuti, principalmente a causa di questioni politiche interne.
Unità di difesa aerea ucraine hanno intanto abbattuto due dei quattro droni d’attacco di tipo Shahed lanciati dalla Russia durante la notte. Lo ha riferito l’aeronautica militare di Kiev, precisando che i due velicoli senza pilota sono stati intercettati sull’oblast di Kharkiv. In precedenza, le forze russe avevano colpito il villaggio di Velykyi Burluk nel distretto di Kupiansk, sempre nella regione di Kharkiv, con bombe aeree guidate, danneggiando un ospedale civile , secondo il ministero degli Interni ucraino. Il villaggio è stato attaccato intorno alle 21,50 ora locale di ieri e circa 38 persone sono state evacuate, quattro delle quali sono state curate a causa delle ferite riportate. Il tetto, la facciata dell’edificio e le finestre sono state danneggiate. Le forze russe hanno lanciato regolarmente attacchi contro Kharkiv, spesso prendendo di mira aree civili. La Russia ha perso 386.320 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questo numero include oltre 1.000 vittime che le forze russe hanno subito nell’ultimo giorno. Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 6.322 carri armati, 11.773 veicoli corazzati da combattimento, 12.267 veicoli e serbatoi di carburante, 9.228 sistemi di artiglieria, 976 sistemi di razzi a lancio multiplo, 663 sistemi di difesa aerea, 332 aerei, 324 elicotteri, 7.136 droni, 23 imbarcazioni e un sottomarino. Entro la fine della settimana è atteso un decreto presidenziale con cui Volodymyr Zelensky licenzierà il capo dell’esercito ucraino Valery Zaluzhny. Lo hanno detto due fonti alla Cnn, annunciando quello che sarebbe il più grande cambiamento militare da parte del presidente ucraino dalll’inizio della guerra con la Russia, quasi due anni fa.
Il popolare capo dell’esercito è stato convocato lunedì presso l’ufficio del presidente e gli è stato detto che sarebbe stato licenziato, secondo l’emittente americana, dopo settimane di crescenti speculazioni sulle tensioni tra Zelensky e Zaluzhny. L’incontro ha dato fin da subito credibilità e conferma alla spaccatura tra il presidente e il suo comandante in capo in seguito al fallimento della controffensiva ucraina dello scorso anno. Si dice che le tensioni siano aumentate soprattutto quando Zaluzhny ha descritto la guerra con la Russia come una situazione di stallo, in un’intervista e in un saggio con la rivista The Economist a novembre. Lunedì, il portavoce presidenziale Serhiy Nykyforov ha detto alla Cnn e ad altri media che le voci sul licenziamento del capo dell’esercito non erano vere. Il ministero della Difesa di Kiev ha anche diffuso un messaggio sui suoi canali social in cui smentiva la notizia. Ma secondo una delle fonti, nell’incontro di lunedì, a cui ha partecipato anche il ministro della Difesa Rustem Umerov, il presidente ha dichiarato di aver “preso la decisione di licenziare il comandante in capo delle forze armate”. Il resoconto è in linea con altri rapporti, tra cui quello del Washington Post e del Financial Times. Zelensky avrebbe offerto a Zaluzhny una posizione diversa, che però il comandante in capo avrebbe rifiutato. Due nomi in particolare vengono dati come possibili successori di Zaluzhny: quello dell’attuale capo della direzione dell’intelligence della difesa, Kyrylo Budanov, un generale di 38 anni noto per avere forti legami con Zelensky e considerato rappresentante di una nuova generazione di leader militari. L’altro favorito è Oleksandr Syrskyi, attualmente comandante delle forze terrestri ucraine.