Dopo tre conversazioni telefoniche in una sola settimana, il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo francese Emmanuel Macron, si sono incontrati ieri al Cremlino. La riunione è durata fino a tarda sera, e il primo obiettivo, è sembrato essere quello di scongiurare una guerra. Sono giorni cruciali per la crisi tra Russia e Ucraina.

Russia-Ucraina: serve una de-escalation che prevenga il conflitto

L’incontro tra Putin e Macron, durato ben cinque ore, è stato definito dal presidente russo come un faccia a faccia “utile“. Obiettivo dell’incontro, per il presidente francese, è stato cercare di orientare Russia verso una de-escalation che prevenga il conflitto. Alla fine della riunione, Macron si è detto moderatamente ottimista, e questo aggettivo fa trapelare la preoccupazione per una crisi locale che avrebbe ripercussioni mondiali. Sembra che il tavolo ovale al quale si sono incontrati il leader dei due paesi, seduti ognuno a un’estremità, rappresenti proprio la distanza che si è venuta a creare tra la Russia e gli altri Paesi.

Emmanuel Macron, che nel primo semestre del 2022 detiene anche la presidenza di turno dell’Unione Europea, è stato il leader che più di tutti ha mantenuto dei rapporti costanti e aperti con Mosca. Egli, rappresentando non solo la Francia ma anche l’Europa, aveva già avuto lunghi scambi telefonici con Putin. Dopo l’incontro è giunto alla conclusione che l’ex funzionario del KGB, non ha ancora preso la decisione di agire con la forza sull’Ucraina. L’obiettivo del presidente russo sembrerebbe un altro. Egli vuole che Stati Uniti, Nato e Unione Europea riconoscano alla Russia una propria zona di influenza nei territori dell’ex Unione Sovietica.

I rapporti con la Nato e le strategie degli altri Paesi

Comunque, secondo Putin, la Nato è “tutt’altro che un’organizzazione pacifica”. Questo commento non ci stupisce, dato che qualche settimana fa il capo dello Stato russo aveva avanzato delle richieste non indifferenti a tale organizzazione. Egli aveva chiesto che venisse impedito all’Ucraina di aderire all’alleanza, e di ritirare gli armamenti dall’Europa Orientale. È come se Mosca volesse ritornare alla situazione che c’era prima della caduta dell’Unione Sovietica.

Sembra che con questo vis-à-vis ci si diriga verso un miglioramento della situazione russo-ucraina. Tuttavia, l’imprevedibilità delle mosse di Vladimir Putin, non lascia tirare il fiato nemmeno un secondo alle altre potenze mondiali. Nelle stesse ore dell’incontro franco-russo, è avvenuto un meeting tra il presidente Biden e il cancelliere tedesco. I due hanno ribadito che Mosca pagherà un prezzo caro se invaderà l’Ucraina.

Michela Foglia

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