Ufo e Marines: cosa si vede nei video della Marina Militare Statunitense

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Da qualche giorno circolano in rete video della Marina Militare Statunitense che riprendono il volo di oggetti ritenuti non identificabili. La stessa Marina ha confermato l’autenticita’ di suddetti video in una intervista con la CNN. Ma quanto c’e’ di vero dietro la notizia in se’, e quanto invece e’ trama giornalistica (straniera e nostrana)? Scopriamolo assieme.

Cosa sono gli UFO e gli UAP?

Nel nostro vocabolario siamo soliti associare l’acronimo UFO con la parola Alieno. In realta’ UFO ( Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object, in italiano Oggetto Volante non identificato/sconosciuto) e’ un termine coniato molti anni fa ed intendeva rappresentare esattamente quanto rispecchiato dalle parole che lo compongono: qualsiasi volta un oggetto entrava nel raggio d’azione dei Radar dei militari americani, ma non era possibile effettuare una lettura chiara dell’oggetto in questione, questo veniva catalogato come UFO. Per chi non fosse aduso alla tecnologia RADAR, possiamo garantire che nel 1952, quando la marina militare conio’ il termine UFO, le letture RADAR erano molto piu’ complesse e meno affidabili. Era quindi pratica comune che un oggetto apparso per pochi secondi sui sensori, fosse questo fenomeno causato da un errore di lettura o da una esposizione troppo breve per definire la natura del veivolo, venisse catalogato come UFO.

Successivamente, con la nascita della fantascienza e purtroppo con l’avvento delle teorie del complotto (l’Area51 in Nevada, Roswell e la bufala secondo cui il governo degli Stati Uniti e’ in possesso di veicoli e probabilmente di cadaveri Extraterrestri), questa miriade di dati innocenti e’ stata presa come “punto di partenza” per cercare di avvalorare suddette teorie.

A causa proprio della associazione UFO/Alieni, in tempi piu’ recenti si e’ deciso di utilizzare l’acronimo UAP (Unidentified Aerial Phenomenon, o Fenomeno Aereo Non Identificato) allo scopo di ridurre i fraintendimenti.

I video della Marina Statunitense

Veniamo ora propriamente ai Video: questi sono stati diffusi inizialmente dalla CNN, che ha affrontato l’argomento invitando a discutere dell’accaduto un ex-pilota, Comandante David Fravor. I video mostrano, molto semplicemente, il volo di oggetti apparentemente non aerodinamici nel senso proprio della parola.

I video della marina statunitense (Video Credits: twitter/CNN)

Le immagini sono riportate nel formato originale, e non sono affiancata a video di IFO ( Identified Flying Object), rendendo quindi decisamente piu’ complesso per lo spettatore farsi un’idea in merito. Senza un raffronto che mostri qualita’ ed apparenza delle immagini di oggetti volanti identificati, e’ infatti difficile capire quanto queste immagini se ne discostino e quindi capire quanto della notizia sia vero (il fatto in se’ lo e’, ad esempio) e quanto sia invece reso artificialmente spettacolare dal network statunitense. In pratica gli Ufo dei Marines e quelli della CNN sono due cose ben distinte.

Marines: UFO o UAP?

Altra cosa particolarmente interessante e’ vedere come la notizia sia stata condivisa col pubblico: la Marina statunitense non ha mai parlato di UFO, proprio per evitare come scritto precedentemente di far prendere lucciole per lanterne al largo pubblico.

Questo, pero’, evidentemente non era accettabile per la CNN: quanti spettatori conoscono infatti l’acronimo UAP? UFO e’ sicuramente la scrittura piu’ comune e piu’ ampiamente fruibile dal pubblico. Per questo il network americano (e successivamente chiunque abbia rimbalzato la notizia) ha preferito utilizzare il termine di piu’ ampio impatto, sperando in un maggiore effetto clickbait ed in una viralizzazione della notiza (evento poi prontamente verificatosi).

Altra cosa di rilievo: altra pratica comune nel “giornalismo di impatto” e messa benissimo in atto dalla CNN e’ quella di ritagliare parti di un discorso articolato per far dire all’intervistato cio’ che vogliamo che egli dica. Ed infatti tutti gli highlights dell’intervista propongono frasi quali “Not From This World” (lo vediamo anche nel fermoimmagine del tweet).
Queste frasi, prese fuori dal contesto in cui sono state dette, inducono il lettore a pensare che un pilota dei Marines abbia effettivamente dichiarato di aver visto un Alieno, quando invece la realta’ e’ ben lungi dall’essere questa.

Ma quindi questi UFO dei Marines? Gli alieni esistono?

Un Dalek, alieno reso famoso dalla Serie Televisiva targata BBC: Doctor Who, trasmessa con interruzioni dal 1963.
Sullo sfondo Karen Gillan e Matt Smith nei panni rispettivamente di Amelia Pond e del Dottore (Photo Credits: Wikipedia)

Sicuramente una cosa che non manca nello spazio e’ proprio lo spazio. Tra pianeti, stelle, lune, galassie, ammassi di galassie e quant’altro sarebbe decisamente arrogante pensare che la vita non si sia potuta sviluppare anche altrove nell’universo. Ma, come spesso diciamo nei nostri articoli, non si puo’ fare scienza senza dati certi.
Sviluppare teorie indimostrabili, inverificabili o non falsificabili e’ una pratica decisamente piu’ accostabile alla religione che non alla scienza.

Probabilemente un giorno potremo arrivare a dire “abbiamo le prove dell’esistenza della vita extraterrestre”. Speriamo non si debba mai dire che “escono dalle fot***te pareti”. Ad oggi l’unica affermazione sensata e’ la ben piu’ nota “I want to Believe”.

Articolo pubblicato per “La Scienza Risponde