“L’Ultima Eclissi”, l’incidente come migliore amico

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Di Redazione Metropolitan

“Qualche volta fare la carogna è la sola cosa che resta ad una donna”. Questa è la frase chiave di “L’Ultima Eclissi”, film di Taylor Hackford basato sul romanzo di Stephen King, “Dolores Claiborne”. Non pensate però di ritrovarvi in un racconto popolato da clown demoniaci o hotel infestati da fantasmi. L’orrore stavolta è fin troppo reale.

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L’Ultima eclissi. PhotoCredit: Web

L’Inferno come una corda di lenzuola invernale bagnate

Quello narrato da King nel suo romanzo è la confessione di una donna accusata di omicidio. Costei di nome fa Dolores Claiborne, anziana vedova dalla lingua tagliente residente a Little Tall Island. Persino in una località sperduta nel mondo come questa, Dolores è una specie di celebrità poiché è già la seconda volta che viene sospettata dell’assassinio di una persona a lei cara.

La donna non ha però intenzione di portarsi il segreto nella tomba e comincia a raccontare la sua storia e in particolare il suo rapporto con i defunti Joe, suo marito, e Vera Donovan, ricca residente dell’isola di cui Dolores era la domestica.

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L’ultima eclissi. PhotoCredit: Web

Un giallo in piena regola che Stephen King racconta attraverso un lungo e vivace monologo in cui la schietta e sarcastica personalità di Dolores accompagna il lettore fino alla scoperta della verità. Uno dei testi più “terra a terra” dello scrittore di “IT” ma anche uno dei più complessi e memorabili.

Difficilmente si poteva immaginare un adattamento cinematografico (quantomeno riuscito) di un libro che essenzialmente è un testo unico dalle atmosfere più consone al teatro. E invece Hackford e lo sceneggiatore Tony Gilroy ci sono riusciti optando per la mossa più azzardata: tradire in parte la matrice.

Il film di Hackford non è quindi una pellicola incentrata solo ed esclusivamente sulla figura dell’orgogliosa e combattiva Dolores (interpretata da una Kathy Bates semplicemente perfetta) ma anche su quella della sua amata figlia Selena (Jennifer Jason Leigh). Attraverso questo travagliato e intenso rapporto tra madre e figlia, il romanzo thriller/investigativo di King diventa un drammatico ritratto femminile di due donne segnate dalla vita ma, in fondo, bisognose l’una dell’altra.

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L’ultima eclissi. PhotoCredit: Web

Possibilità di fuga dal dolore e le sofferenze della nostra vita

L’Ultima Eclissi” è un adattamento temerario che scombina la struttura narrativa del romanzo, elevando certi personaggi quali Selena e l’investigatore John Mackey (versione cinematografica del dottor McAuliffe e interpretato da un grande Christopher Plummer) e permettendosi una struttura narrativa più “tradizionale” (alternando costantemente passato e presente), ma è probabilmente una delle migliori trasposizione cinematografica delle opere di Stephen King.

L’Ultima Eclissi” fa quello che ogni adattamento visivo di un romanzo dovrebbe fare ovvero modificare ciò che è necessario per rendere il racconto cinematografico più fluido ma mantenendo comunque le atmosfere e le tematiche della fonte. Hackford e Gilroy ci sono riusciti, elevando un cast di tutto rispetto e ricordandoci che Stephen King è un grande narratore e non solo di storie popolate da creature provenienti dalla nostra immaginazione.

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L’ultima eclissi. PhotoCredit: Web

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