Ultimate Tennis Showdown, parte il campionato dei tennisti

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Di Danilo Comparelli

Potrebbe essere l’unico tennis che vedremo nel 2020. Sono queste le parole che Patrick Mouratoglou utilizza per presentare il suo progetto denominato Ultimate Tennis Showdown. In cantiere da tempo, l’idea di una sorta di campionato dei tennisti ha trovato nel Covid19 uno strano e inaspettato alleato per vedere finalmente la luce. Almeno questa è la certezza che il coach di Serena Williams parrebbe avere. I circuiti ufficiali sono fermi. Si dovrebbe tornare a giocare il 13 luglio. Ma non ci sono certezze e si addensano nubi minacciose anche sull’ultimo slam di stagione, l’Us Open.

Per cui l’idea di Mouratoglou si fa strada e ha un suo fascino. Perché l’Ultimate Tennis Showdown avvicina il tennis alla formula degli sport più popolari. In buona sostanza si tratterebbe di un campionato da svolgere in 5 settimane. Con dieci tennisti al via e 50 match che determinano punti per stilare una classifica dalla quale emerge un vincitore, il quale si porta a casa il montepremi. Il progetto prevede di andare oltre l’emergenza ed esportare il campionato in America, in Asia e in Australia. Per ora la situazione sanitaria consente di giocare solo nella Tennis Academy di Mouratoglou ad Antibes.

Fabio Fognini partecipa all'Ultimate Tennis Shodown, photo credits Clive Brunskill, Getty Images
Fabio Fognini partecipa all’Ultimate Tennis Shodown, photo credits Clive Brunskill, Getty Images

Ultimate Tennis Showdown, già dentro Fognini, Goffin e Popyrin

L’Uts ha addirittura già una data fissata per il varo. Si tratta del 16 maggio, appena qualche giorno dopo lo sblocco del lockdown in Francia. La location della Costa Azzurra sarebbe stata considerata ideale perchè molti protagonisti hanno residenza a Montecarlo e questo renederebbe agevole gli spostamenti. In effetti esistono già dei tennisti precettati. Tra i nomi figura anche Fabio Fognini insieme a David Goffin, Benoit Paire e Alexei Popyrin. Il sogno è quello di coinvolgere i giocatori top del pianeta. L’obiettivo quello di allargare la pletora di appassionati a questo sport.

L’età media degli appassionati di tennis è piuttosto alta perché si tratta di uno sport legato alle tradizioni, ma la società è cambiata parecchio. In un certo senso va bene, perché lo zoccolo duro degli appassionati è molto fedele però possiamo attirare nuove categorie che per adesso non sono appassionate. Nel basket, nel football e nel calcio gli atleti condividono le loro emozioni, mentre nel tennis non accade. Eppure nel nostro sport ci sono personalità incredibili. Chi guarda un evento sportivo vuole provare qualcosa, è come assistere a un film Alcuni sport riescono a creare tutto questo, ma perché nel tennis l’unica emozione deve essere il risultato? Io vorrei che il pubblico ami oppure odi un tennista perché è in grado di conoscerlo meglio.

Per il momento si giocherà a porte chiuse, i tennisti saranno testati contro il coronavirus, sottoposti a quindici giorni di quarantena e nuovamente controllati prima dell’inizio del campionato. Le palle saranno segnate per garantire ad ognuno di servire solo con le proprie e la trasmissione dell’evento avverrà sia in televisione (ma ancora non si conosce l’emittente) sia via web sul sito ufficiale dell’Ultimate Tennis Showdown. Non è chiaro se in futuro saranno coinvolte Atp e Wta, Mouratoglou non lo esclude, eppure la possibilità di mantenere il progetto a livello privato, così da avere maggiore libertà d’azione, potrebbe essere altrettanto allettante