Ultimo, il poeta delle favole, regala sogni allo Stadio Olimpico

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Di Irene Marri

Il Peter Pan degli ultimi, ritorna all’Olimpico. Da quando il mondo si è fermato, con il covid-19, tutto non è più come prima, o forse, Ultimo è rimasto tra quelli incompresi, mai capiti, sognatori di lune distorte e amori impossibili, come quelli delle favole. Dall’ultima uscita, su Amazon Prime, del suo documentario, “Vivo con i sogni appesi”, e la recente partecipazione a Sanremo 23, Ultimo torna negli stadi, con due date importanti all’Olimpico. La favola continua, e Ultimo sotto il cielo stellato di Roma, fa sognare, cantare ed emozionare, con la sua semplicità. Un inno alla romanità, alla musica e alla vita, anche quando non ti senti primo, ma ultimo tra gli ultimi.

Dall’alba della collaborazione con Honiro Label, al suo esordio a Sanremo giovani, con il “Ballo delle Incertezze”. E come nei film, tutto prende forma, i primi successi, le prime critiche, e l’amore, quello dei fan, che finalmente si sentono rappresentanti, in un mondo pieno di etichette, qualcuno tramite una poesia cantata, parla dei suoi sogni appesi. Niccolò Morriconi, in arte Ultimo, tra favola e magia, conquista grandi e piccoli, in poco tempo, entra nei cuori di milioni di persone, tocca i pensieri più fragili, le speranze da tempo messe in un angolo, e parla di sogni, quelli più impossibili, ma quelli che animano la vita e rendono speciale qualsiasi essere vivente in questo pianeta.

Ultimo, il Peter Pan delle favole moderne fa sognare l’Olimpico

Ultimo live Stadio Olimpico 10.07.2023 - Ph © Stefano Panaro

Da sempre dalla parte degli ultimi per sentirsi primo”, il messaggio della sua musica, racchiude un’autenticità unica nel suo genere, il coraggio di andare avanti, nonostante le paure, le aspettative di un mondo così perfetto, che di perfetto non ha proprio nulla. Come Peter Pan, Ultimo entra nei nostri sogni senza invito, e ci porta con lui, dentro la sua musica e la sua poesia, nella sua isola perduta. Tra i successi più amati dal pubblico, come “Vieni nel mio cuore”, e “Ti va di stare bene” ai singoli contenuti nei primi album del cantautore: “Sogni appesi”, “Ti dedico il silenzio” e “Giusy”. Fino al brano più recente, in gara a Sanremo 23, “Alba”, con cui si aggiudica il quarto posto. Tanto criticato, dalla sala stampa del Festival, una faida, che inizia da Sanremo 19, e che si porta dietro ancora i suoi screzi. Ma Ultimo, non la manda a dire due volte, e per gioco, dedica il singolo “Canzone stupida”, alle varie testate giornalistiche che lo hanno criticato, inserendo sullo screen del concerto, alcuni titoli di articoli contro di lui e la sua “Alba”. Insomma, sicuramente non è un tipo vendicativo, a parte gli scherzi, cari lettori, questo sketch rappresenta i pensieri di Ultimo, con una nota ironica, sempre racchiusa nel suo unico modo di esprimersi, solo e unicamente attraverso la musica.

Un’atmosfera magica, che trasporta dentro il mondo di Niccolò, tra paura e sogno, tra incertezze e bellezza. Una poesia che racchiude, tutto quello che siamo, materia fatta di sogni. Un cantante che sa animare, pur essendo solo sullo spazio scenico, senza ospiti, solo lui e la sua gente, 65 milioni di spettatori, come due chiacchiere al bar. O almeno per Ultimo è questo, cantare e divertire, quelle persone che lo amano per quello che è, un sognatore instabile, dalle lune storte ma con una grande sensibilità che riesce ad arrivare nei cuori, quasi come la mattina di Natale. Fan in delirio, proposte di matrimonio in mezzo alla maestosità dell’Olimpico, amore, amicizia, lacrime ed emozioni allo stato puro. Tutto questo è Ultimo.

Ultimo Stadio Olimpico, tra musica e poesia , i suoi sogni appesi sotto il cielo di Roma

Ultimo live Stadio Olimpico 10.07.2023 - Ph © Stefano Panaro

Tra vecchie e nuove canzoni, Ultimo, per la prima volta nella storia, lancia un nuovo inedito ad un live

Ultimo live Stadio Olimpico 10.07.2023 - Ph © Stefano Panaro

A sorpresa, il cantante lancia un nuovo inedito “Paura mai”. Un brano che racchiude tutte le sue paure, insicurezze, davanti ad un Niccolò che è rimasto sempre uguale, ma con una vita diversa, e delle circostanze nuove. Il futuro, e tutti quei pensieri che provocano angoscia per quello che non sarà per sempre e che indissolubilmente cambierà, volendo e non volendo. Due confini; la vita e la morte, e un solo limite, tu. Anche in questo caso, il legame di Ultimo con i suoi fan è intimo, il cantante ha fatto ascoltare il brano, come se fosse al parchetto con gli amici, davanti a qualche birra, e a qualche sogno nel cassetto. E prima, Niccolò era proprio questo, tutto nasce a San Basilio nel suo quartiere, ad ascoltare qualche suo pezzo erano gli amici di sempre, che magari su una panchina, tra qualche risata e battuta non immaginavano neanche tutto questo.

Questo per dire, che niente è impossibile, e che la resilienza umana, a volte porta a fare cose che non puoi neanche immaginare, forse solo sognare. E quei sogni appesi, di quel ragazzo romano, che cantava sulla panchina di San Basilio, si sono finalmente avverati. Quel bambino che contava le stelle, ha trovato il suo cielo, e ieri era proprio sopra lo Stadio Olimpico, e quelle stelle guardavano lui, e la magia della sua musica, che ieri ha illuminato la città Eterna.

E chissà, se Ultimo avesse sognato l’Olimpico, o minimamente pensato di arrivare così in alto. Una cosa è certa però, ha creduto nella sua musica e nei messaggi che portava, ha sperato tanto, nonostante le porte prese in faccia, come quella chiusa da Maria De Filippi ai casting di Amici. Malgrado tutto, ha continuato, chissà se avesse mollato, probabilmente non saremmo neanche qui, a scrivere di lui.

“Signori e Signore, davanti a voi Ultimo”

Irene Marri

Le immagini sono a cura di © Stefano Panaro

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