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Settembre 7, 2024, sabato

Jadon Sancho: chi è il gioiello del Dortmund

Jadon Sancho non è solo uno dei migliori calciatori millennials del mondo. Lui è di più. È proprio uno che ti fa eccitare. Esprime nel suo calcio quell’essenza dello “street football” fatto di giocate funamboliche e massima velocità.

Manchester o Borussia?

Jadon Sancho è estro, è sfrontatezza, è coraggio. Lo stesso coraggio che dimostrò un caldo pomeriggio d’agosto quando decise di lasciare una squadra di campioni come il Manchester City per affrontare, a 17 anni, il grande salto in una nazione e in un squadra tutta nuova. “È la scelta giusta per la mia carriera” ripeteva Sancho all’ex tecnico Guardiola ogni volta che lo spagnolo cercava di convincerlo a restare in Inghilterra. Non c’è stato nulla da fare. Voleva andare via, si sentiva già un piccolo grande uomo.

L’attaccante del Borussia Dortmund è un gioiello grezzo che nel giro di un anno e mezzo è diventato un calciatore che tutti desiderano. Capace di spaccare le partite da solo come succede solo ai talenti veri. Il suo arrivo in Bundesliga è passato troppo inosservato, nonostante sia stato presentato dal DS Zorc come il nuovo Dembélé, appena ceduto al Barcellona. Il suo acquisto rappresenta in pieno la filosofia del club giallonero, capace di pescare i migliori talenti in giro per l’Europa direttamente dal settore giovanile. “Vuoi giocare e diventare un campione? Vieni da noi”. E pensare che per averlo sono bastati “appena” 8 milioni di euro. Adesso, forse, non ne basterebbero 120 per portarlo via dalla Westfalia.

La storia di Jadon Sancho

Da Trinidad e Tobago ai sobborghi di Londra. La famiglia di Sancho si trasferì in Inghilterra proprio con l’obiettivo di concepire nel Regno Unito il loro primo figlio. Volevano dargli un futuro diverso e migliore, e quando lo videro giocare a calcio sui prati di Kennington erano sicuri di esserci riusciti. Ad assistere alle sue partite però c’era anche Sayce Holmes Lewis, tecnico e talent scout del sud di Londra che si innamorò di Sancho al primo dribbling e lo portò, all’età di 7 anni, nelle giovanili del Watford. Insieme a lui c’era anche il suo amico Reiss Nelson, altro grande talento adesso all’Arsenal e lo scorso anno in prestito all’Hoffenheim. La crescita di Sancho trovò subito il luogo migliore dove esaltarsi e in breve tempo scalò le gerarchie di tutte le nazionali giovanili inglesi arrivando poi al Manchester City all’età di 14 anni (che lo paga ben 500.000 sterline) e pronto al grande salto. Il resto è storia, perchè Sancho non ha mai avuto paura di prendersi le sue responsabilità e soprattutto ha sempre avuto chiaro nella sua mente che sarebbe diventato un calciatore professionista. Aveva ragione lui.

Jadon Sancho con la maglia del Manchester City – photo credits 90min.com

La Bundesliga

Sarà una meteora? Si chiedevano i tifosi del Borussia Dortmund. Sarà un altro come Merino ed Emre Mor? Gli ultimi talenti arrivati tra mille attese e poi andati via senza mai lasciare il segno? Sancho partiva alla sua prima stagione in Bundesliga con mille incognite e con l’etichetta del “nuovo Dembélé” che non faceva presagire nulla di buono. Come è andata a finire? 34 partite giocate, 12 gol e ben 17 assist. Roba da fuoriclasse, quello che è Jadon Sancho. Esordio in massima serie il 21 ottobre 2017 contro l’Eintracht Francoforte e da li non è più uscito.

La sua fortuna è stata trovare il Borussia Dortmund (in verità cercata proprio da lui perché sicuro della sua scelta) e un tecnico come Lucien Favre, capace di dargli il giusto spazio e un gioco ideale per lui fatto di strappi e accelerazioni improvvise. Prima largo a sinistra, poi largo a destra. A volte seconda punta altre addirittura come falso nove. Favre (al contrario dei predecessori Bosz e Stöger) lo ha provato in tutti i ruoli trovando poi sugli esterni la sua collocazione ideale. L’inizio della seconda stagione in Bundesliga è andato come tutti sognavano e si aspettavano, con la vittoria della Supercoppa da protagonista segnando un gol e fornendo l’assist del vantaggio. Da solo ha distrutto il Bayern Monaco, da solo ha spezzato la partita come è nel suo dna.

Sancho è ormai un pilastro anche della nazionale maggiore inglese – photo credits metro.co.uk

Il completamento: può diventare un campione?

Non esaltiamoci troppo però, anche se con lui è molto difficile. Sancho deve completarsi come giocatore e crescere ancora tanto. Tecnicamente non si discute, fisicamente anche. Il calcio moderno richiede però una fase tattica perfetta e molta intelligenza nei movimenti per tutti i 90′ di gioco. Sabato scorso contro il Bayern la sua prestazione è stata esaltante sotto il profilo dei numeri, molto meno sotto quella esclusivamente del gioco. Tanti passaggi sbagliati, tante letture errate anche in zone nevralgiche del campo. Il Borussia Dortmund e la Bundesliga sono la squadra e il torneo adatto per lui, perchè sono un mix di tecnica e tattica.

La sensazionale ascesa di Sancho da 8 a 100 milioni di valore – fonte transfermrkt.com

Altre 35/40 partite da titolare con la guida attenta di Favre, non possono che farlo maturare ulteriormente. Deve trovare quella costanza di rendimento nel corso di tutta la gara o almeno arrivare al 75%, come fanno di regola tutti i grandi campioni, da Messi a Cristiano Ronaldo.

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