Una Lazio senza qualità vince un match quasi soporifero ad Empoli

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Di Redazione Metropolitan

La prima frazione di gioco vede la Lazio in balia degli attacchi degli azzurri toscani: Caputo prova a sfondare con i suoi inserimenti da attaccante navigato, Acquah mette a disposizione il suo strapotere fisico, come in occasione della grande occasione per l’Empoli alla mezz’ora: l’ex Torino sfonda centralmente e fa partire un destro che impegna Strakosha; sulla ribattuta, Krunic di divora il tap-in sparando alto. I migliori in campo, Lucas Leiva e Radu, continuano ad arginare i fantastisti empolesi. La Lazio sembra non poter reagire ma, negli ultimi minuti dei primi 45 giri d’orologio, trova il miracolo di Terracciano su un colpo di testa da parte di Milinkovic-Savic imbeccato in area da Wallace e, subito dopo, lo stesso difensore brasiliano colpisce un palo sul corner potente calciato da Luis Alberto.

La ripresa inizia con un piglio diverso da parte dei capitolini; a un minuto e mezzo dall’inizio, la Lazio è in vantaggio 0-1: Lulic riprova l’ennesimo cross della serata e, complice uno scivolone in area di Rasmussen, trova il ginocchio di Parolo; il pallone sbatte sul palo ed entra lentamente in porta. Il secondo tempo continua con il solito andamento del primo, con la Lazio attendista e in difficoltà contro le manovre dell’Empoli. Sono infatti due le occasioni tra il 60′ e il 70′ in cui gli uomini di Andreazzoli possono agguantare il risultato: cross basso da destra a cercare la punta (Caputo o La Gumina) con il difensore biancoceleste (rispettivamente Leiva e Acerbi a spazzare). Al minuto 82, Traoré prova la conclusione ma ancora Acerbi si pone sulla traiettoria; il pallone finisce sui piedi di Caputo che, da solo davanti a Strakosha, esagera nel calibrare il tiro col pallone che termina alto sopra la trasversale. Grandi emozioni sul finale con Immobile che prova a rendersi pericoloso e, in seguito ad un erroraccio sotto porta di Marusic, la dura legge del goal rischia di punire la Lazio: all’ultimo secondo, Caputo colpisce di testa su un cross di Di Lorenzo. Ma la provvidenza ha un nome e cognome, Thomas Strakosha; anzi, ha la forma di un suo arto: il portiere albanese si supera parando col piede e mette in cassaforte i 3 punti per la Lazio.

Una Lazio in netta difficoltà che sembra essere lontana parente della spumeggiante compagine che ha sfiorato la qualificazione alla Champions League la passata stagione. In particolare sono sotto accusa un apparentemente stanco dopo il mondiale Milinkovic-Savic, un Luis Alberto con poche idee e con il super bomber Immobile che, salvo due tiri telefonati verso Terracciano sul finire del match, sembra molto più propenso al gioco di sponda.

Nicola Gigante