Unico a Roma: il Museo Storico della Comunicazione

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Di Redazione Metropolitan

A Roma, Il Museo Storico della Comunicazione ci mostra il mondo prima dell’avvento delle emails e di What’s Up, quando si comunicava in modo social e non sui social media.

Cavi telegrafici sottomarini marca Pirelli1873/1874 (foto dal web).

Il Museo

Sebbene il Museo Storico della Comunicazione sia stato aperto alla fine del secolo scorso, la sua storia risale fino al 1878, quando a Firenze viene creata una raccolta di materiali telegrafici proventi da tutta la penisola. Grazie a donazioni pubbliche e private, la raccolta si trasforma in un Museo che nel 1907 viene spostato a Roma.

Nel 1957 viene aperto nella sede di un ufficio postale nel quartiere Prati. Infine, negli anni ’70 viene trasferito nel complesso ministeriale dell’Eur (dove si trova ancora oggi) ed inaugurato nel 1982.

Telefono L. M. Ericsson – 1895 (foto dal web).

Il Museo Storico della Comunicazione ripercorre l’evoluzione del servizio postale terrestre, marittimo ed aereo, sino alla fase di meccanizzazione. Gran parte dell’esposizione è dedicata alla storia della telegrafia, telefonia e radiocomunicazioni militari.

All’interno di una sala é stata ricostruita la cabina radiografica del panfilo Elettra, il laboratorio galleggiante di Guglielmo Marconi, confiscato dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale.

Ricostruzione della cabina radio del Panfilo Elettra (foto dal web).

Le Collezioni del Museo

L’offerta del percorso espositivo é molto ampia. Ci sono sale dedicate alla storia della posta, tra cui una dedicata ad una bellissima ricostruzione di un ufficio postale ottocentesco.

Molto spazio é dedicato alla telegrafia elettrica e a quella senza fili, e ovviamente al telefono.

Le collezioni sulla storia della filatelia (collezionismo di francobolli) e della marcofilia (collezionismo di bolli, annulli e suggelli postali) sono ricchissime. Sono conservati nell’archivio numerosi  bozzetti d’artista ed edizioni speciali.

Francobollo disegnato da Tranquillo Marangoni per la celebrazione della Costituzione italiana del 1958 (foto dal web).

Insomma se vi siete scordati com’era il mondo prima dell’avvento di internet e dei social o se siete sommersi dai trilli del vostro smartphone, prendetevi una pausa e visitate questo affascinante museo nel cuore dell’Eur.

Per info utili vi rimando al link del museo sul sito del comune di Roma.

 

Matina Antonini