Meno costi e maggior guadagno, sono questi gli obiettivi da portare a termine entro il 2024 per il polo pan-europeo Unicredit. Il gruppo bancario di Andrea Orcel, infatti, ha approvato il piano “unlocked”, una strategia che prevede il raggiungimento di 4,5 miliardi di euro in utile e un ricavo di oltre 16 miliardi, da distribuire in cedole e buyback tra gli azionisti.
“Dare alle nostre comunità le leve per il progresso”, parola del CEO di Unicredit
Presentando il piano industriale, l’amministratore delegato di Unicredit ha annunciato che, da qui a 3 anni, arriveranno ai soci circa 16 miliardi di euro. “La nostra rete […] e la pluralità di talenti interni al gruppo – afferma Orcel – saranno unite da una comune ragion d’essere: dare alle nostre comunità le leve per il progresso. […] Con questa strategia otterremo rendimenti significativamente più elevati e in progressiva crescita per i nostri azionisti, facendo crescere il nostro business e mantenendo una solida posizione di capitale“.
Per compiere un’impresa del genere, però, sono necessari ulteriori “fuoriuscite” di denaro. E a tal proposito, la banca ha già stanziato una cifra del valore di 2,8 miliardi da impiegare nel campo del digitale. “Stiamo investendo – aggiunge Orcel – nel settore del digitale e dei dati e nel nostro business, riportando i clienti al centro“. Così facendo, il CEO spera di poter ridurre sensibilmente il rapporto tra costi e ricavi dall’attuale 56% al 50%. Per di più, pare che l’azienda sia aperta a nuove assunzioni. Stando a quanto riportato dal Comunicato Ufficiale, ne sono previste ben 3.600, di cui 2.100 nel settore digitale e nei dati. Tuttavia, almeno per il momento, non è chiaro in che modo le restanti 1.500. Probabilmente, la ripartizione avverrà tra i Paesi che ospitano le sedi del gruppo, ossia Italia, Germania, Austria e Europa dell’Est.
Scritto da Diego Lanuto.
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