Uzi Lvke, chi è il rapper oggi al Concertone del 1 maggio: “Famoso grazie ad Achille Lauro”

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Di Redazione Metropolitan

Uzi Lvke è tra i protagonisti – ospiti della trentatreesima edizione del Concerto del Primo Maggio 2023, il festival musicale che dal 1990 è organizzato annualmente in occasione della Festa del lavoro in piazza San Giovanni in Laterano a Roma dai tre sindacati confederati italiani: CGIL, CISL e UIL. L’evento è conosciuto anche come il Concertone per via della sua durata, avendo inizio nel pomeriggio e terminando a tarda notte. Una bella occasione per il rapper che ha iniziato la sua carriera musicale nel 2012. La sua infanzia segnata da gravi problemi familiari ha sicuramente segnato la vita del giovane rapper che, dopo tanti anni di gavetta, è stato notato da Achille Lauro.

L’incontro con Achille Lauro ha sicuramente cambiato il percorso musicale di Uki Lvke. Proprio Lauro è rimasto colpito dalla profondità dei testi del rapper romano dicendo: “dentro la sua musica trovo una sensibilità e un’intimità travolgente”. Parole che sono arrivate dritte al cuore di Uzi che ha detto: “mi hanno fatto molto bene al cuore, lui non è una persona che esterna molto, un po’ come me d’altronde. In questi anni abbiamo instaurato un rapporto che va oltre la musica e ne sono felice, perché avevo bisogno di una persona come lui nel mio percorso di vita”. Nato e cresciuto nella periferia di Roma, c’è tanto della sua vita nella sua musica come ha raccontato a spettakolo.net: “sono nato e cresciuto alla periferia di Roma ed inevitabilmente questo ha influenzato la mia musica. Si può dire che chi cresce nel mio quartiere viene catapultato subito nel mondo dei grandi, sta a te poi trarne il meglio trasformandolo in una opportunità di rivalsa”.

Uzi Lvke, chi è il rapper

Luca Sempieri, in arte Uzi Lvke, nasce a Roma nel 1998 e cresce nel quartiere di Corviale, una delle realtà periferiche più difficili della capitale, famosa per il palazzone principale lungo più di 1 km, il più grande d’Europa.

Il rapper trascorre una vita “adulta” sin dall’infanzia, a causa di svariati problemi familiari ed è proprio da tali sofferenze che deriva “Uzi”, inserito nel suo nome d’arte per descrivere una vita che spara addosso sin da giovani. Il suo percorso musicale inizia nel 2012 circa, quando i suoi educatori ed assistenti sociali notano la sua innata capacità di scrittura e d’immaginazione. Dopo molta gavetta, nel 2018 conosce Achille Lauro ed entra a far parte della sua etichetta discografica “No Face”. “Uziway” ed “Oe”, tracce rilasciate nel 2018, danno reale inizio al suo cammino musicale, che raggiunge un buon livello di notorietà con il singolo “Complicati”, in collaborazione con Poli Ok, che vanta ad oggi più di 4 milioni di streaming su Spotify.

Nel 2021 ricomincia il suo percorso interrottosi per sei mesi a causa di grossi problemi familiari e soprattutto per l’arresto di alcuni suoi amici stretti. È nel febbraio del 2021 dunque, che esce “Luca”, traccia personalissima in cui il rapper si racconta e sfoga tutte le sue paranoie nate in seguito agli eventi già citati. Rimessosi in gioco, Lvke non ha più intenzione di fermarsi, così pochi mesi dopo la sua ultima uscita, viene pubblicato “Tararì Tararà”, una vera e propria hit del rapper romano, che racconta la difficile vita nel suo quartiere e la speranza di tutti i giovani che lo popolano. Il video è infatti ambientato proprio tra i palazzoni di Corviale, con tutti i suoi abitanti, amici e conoscenti come protagonisti. “Cantine” è invece, il nome del suo ultimo singolo rilasciato sul finire del 2021. In questa traccia apprezziamo un Uzi Lvke più maturo e consapevole delle proprie potenzialità, che ci parla dei suoi passi in avanti con la musica, ma con il costante sogno dei suoi amici di cambiare realtà, migliorando la propria situazione economica. “Voglio fare due soldi, in zona per i soldi ‘sti raga qua muoiono” questa una delle tante frasi idiomatiche della musica di Lvke, che ha come obiettivo quello di cambiare la propria prospettiva di vita nonché quella dei suoi amici e soprattutto di portare sempre più alto Corviale, facendo parlare del quartiere per l’arte e l’inventiva e non solo per il degrado.