Dopo il fallimento di Aria e le figuracce nel weekend, la regione Lombardia si prepara ad usare la piattaforma di Poste Italiane al partire da aprile. I vaccini saranno somministrati nel frattempo ancora attraverso Aria ma con verifiche incrociate di ospedali e Ats. Questo per evitare nuovi buchi ed i centri vaccinali fermi
Vaccini, la piattaforma di Poste Italiane
“I cittadini potranno richiedere l’iniezione tramite il portale, chiamando un call center, agli uffici postali e ai postini. Verranno loro proposte quattro date”. Queste le parole con cui l’assessore alla Salute Letizia Moratti ha spiegato il funzionamento della piattaforma di Poste Italiane con cui andrà avanti la somministrazione dei vaccini in Lombardia dai primi di aprile. Una soluzione optata dal Pirellone dopo il fallimento della piattaforma Aria ed i centri vaccinali vuoti questo weekend. Un fatto accaduto a causa del mancato invio delle convocazioni previste.
Al momento l’obbiettivo è di arrivare all’11 aprile con tutti gli over 80 che abbiano almeno ricevuto una dose di vaccino. Per far questo si continuerà fino al passaggio alla nuova piattaforma a portare avanti le vaccinazioni in corso con Aria. In una riunione svoltasi ieri sera tra ospedali, Ats e la Moratti, il capo segreteria Eugenio Vignati, il dg Welfare Giovanni Pavesi e Guido Bertolaso, consulente per il piano di vaccinazioni, si è deciso però per controlli incrociati. Non solo Aria verificherà che gli over 80 prenotati siano assegnati ad un centro vaccinale loro vicino ma saranno effettuati controlli da ospedali e Ats. Un sistema messo in campo per evitate che vengano alla luce eventuali buchi di programmazione in ritardo e scongiurare altri danni.
La squadra e le dosi
“A fine mese le scorte a disposizione saranno esaurite“, fa sapere il governatore Fontana. In Lombardia risultano utilizzate già il 78, 2 percento di 1.572.370 dosi assegnate. Ne resta poco poco del 20% come risorsa per i secondi richiami. Fino al 5 aprile sono previste l’arrivo di 876.770 dosi di cui 269 mila previste nei giorni prima di Pasqua. Bisogna nel frattempo, come ha raccomandato la regione, fare squadra e cercare di vaccinare tutti 115 mila over 80 prenotati fino al 2 aprile più altri 205 mila per le prossime settimane.
Stefano Delle Cave