Motomondiale

Valentino Rossi, ritiro e segno divino: le parole dell’ultima conferenza stampa

Un segno divino per convincerlo a ritirarsi da quel mondo che ha dominato per lunghi anni. Valentino Rossi si è reso protagonista dell’ultima conferenza stampa da piloti in MotoGP. Parole, sensazioni, segni, rivalità passate e molto altro: tutto il mondo del Dottore e la carriera racchiusa in un’unica, meravigliosa, chiacchierata all’alba del weekend del Gran Premio di Valencia.

Le dichiarazioni di Valentino Rossi nell’ultima conferenza stampa

Ecco la lunga conferenza stampa tenuta dal Dottore più amato d’Italia che saluterà definitivamente il mondo della MotoGP con questo appuntamento finale. È l’ultima conferenza da pilota all’interno della classe regina per la leggenda vivente che, un po’ come in un’ultima cena, spiega anche il segno divino che ha trovato nel suo ritiro:

È stata una stagione particolare, soprattutto nella seconda parte. E0 una grande emozione essere qui, aver visto le mie moto dei 9 mondiali vinti. Darò il massimo questo weekend, vedremo come andrà. Ho le moto a casa, tranne le Honda, persino in camera da letto. Ma vederle tutte insieme così è commovente, mi fa pensare a tutta la strada fatta, è stato un percorso molto lungo. Quando ho dato l’annuncio ho ricevuto un grande sostegno, e ricevuto tantissimi messaggi anche dai miei rivali. Ho sempre pensato un po’ a questa conferenza, la sensazione che provo ora è strana. Ho cercato di affrontare tutto in modo normale, questo è un bel momento per tutti, iniziano le vacanze, tutti sono felici di restare anche un po’ a casa, ma si pensa anche che da lunedì sarà tutto diverso“.

Io ho continuato a correre e continuerò come pilota di auto, cercherò di divertirmi. Voglio divertirmi anche ora, apprezzando il momento, anche se so che la vita per me da lunedì sarà totalmente diversa. La 500 Honda è la MIA 500, è la moto che il costruttore doveva darmi, avevo già tutto pronto ma poi non è mai arrivata…Sarei felice se potessero darmela, ne avrò cura. Tantissime persone hanno iniziato a seguire la MotoGP per seguire la mia carriera, questo sport è diventato più famoso in tutto il mondo. Sono diventato qualcosa di diverso negli anni, una sorta di icona, questo è stato un grandissimo piacere. Per un pilota conta più il risultato, ma questa è stata la cosa migliore della mia carriera“.

“Addio domenica? Un segno divino…”

Sono molto felice, sono certo che anche in futuro avrò un grande rapporto con tutti i piloti. Il 14/11/2021 l’ultima gara: la somma della data è 46, quando l’abbiamo scoperto 3-4 mesi ci siamo detti ‘Non è stato facile convincere Dio!’ Magari è un segno o magari solo una coincidenza, non lo so…di sicuro è qualcosa di positivo. Sono stato in grado di correre a un buon livello anche dopo il nono titolo, sarebbe stato importante vincere il decimo, sarebbe stato come chiudere il cerchio, ma è andata così. Anche il 9 rientra spesso nei miei numeri. C’è anche la maledizione del 9, sarebbe stata meglio non averla…Ma è andata così. Non mi lamento, ho fatto una carriera molto lunga, già lottare per la vittoria è sempre un enorme divertimento“.

In questi ultimi mesi ho cominciato a capire meglio cos’ho fatto in questi anni, prima ero sempre in un tunnel, in una dimensione chiusa, quando sei lì è difficile capire cosa sia accaduto intorno a te, sei sempre estremamente concentrato. Ma è anche bello vedere tutto dall’esterno, sono orgoglioso di quello che ho fatto. L’adesivo Rossifumi? Ero un tifoso dei piloti giapponesi, l’ho sempre avuto sulle moto. Non so se lo metterò sulle auto, ma perché no?

Le rivalità del passato di Valentino Rossi

La rivalità in tutti gli sport ad alto livello, soprattutto nella MotoGP, è qualcosa che forse uno non apprezza ma allo stesso tempo è fantastica, ti spinge a guidare al massimo, oltre i tuoi limiti. Ho avuto un enorme rivalità soprattutto nella prima parte della carriera, dove vincevo di più. Cito Biaggi, un italiano, ma poi anche con Stoner, Lorenzo, Marquez…A posteriori uno lo ricorda come qualcosa di positivo, di speciale. Non so cosa accadrò domenica dopo la gara. Spero di fare un bel GP fino alla fine. Lacrime? Non posso prevedere le mie sensazioni. Di solito in quei momenti sorrido, non piango, il mio carattere è così. Negli ultimi anni sono stati molti vicini tantissimi piloti tra quelli dell’Academy, è stato molto divertente stare insieme, l’atmosfera che si crea nel weekend di gara è particolare. Stare insieme è sempre molto bello. Verrò alle gare, spero di portare anche il mio motorhome, magari potremo organizzare qualche incontro...”

Il momento più brutto di Valentino Rossi? L’ho già passato, è stato quando ho deciso di smettere. Ora mi trovo a pensare a quello che farò nel 2022, verso giugno è stata dura, se fossi stato più competitivo avrei probabilmente continuato invece ho dovuto smettere, è stato un periodo difficile. Ora mi sento abbastanza bene, cerco di restare concentrato sulla gara, dare il massimo. Per il resto mi sento abbastanza bene“.

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