Valerio Bianchini fu il primo allenatore, nella storia della pallacanestro italiana, a vincere tre scudetti con tre club diversi (Pall. Cantù, Virtus Roma e V.L. Pesaro). Ha guidato la Nazionale italiana in occasione dei Mondiali di Madrid del 1986 e degli Europei di Atene del 1987. Negli anni ’80 le squadre da lui allenate rivaleggiano spesso per il primato con l’Olimpia Milano, alimentando la sua rivalità sportiva con Dan Peterson, l’altro grande allenatore di quel decennio del campionato italiano.

Le due Coppe Campioni

(Photo credit: Avvenire)

Nella stagione 1981-1982 la Squibb Cantù, dopo aver passato come prima della classe il gruppo B e aver superato il Partizan Belgrado in semifinale, giocherà la prima finale europea della sua storia, a Colonia contro il Maccabi Tea Aviv. La squadra di Bianchini la spuntò per 86-80 trascinata dall’ingegner Marzorati. Nella stagione 1983-1984 la sua Virtus Roma si qualificò alla finale di Ginevra, superando proprio la sua ex Cantù, affrontando il Barcellona. I capitolini furono portati al successo dal coach bergamasco, che aveva a sua disposizione uno dei migliori giocatori che si siano mai visti in Italia, Larry Wright.

Gli ultimi anni

(Photo credit: SuperBasket)

Oltre ai club già citati, Valerio Bianchini ha allenato la Fortitudo Bologna dal 1996 al 1998 vincendo la Coppa Italia nell’ultima stagione. Poco fortunata fu invece la stagione 2002-2003 nella Virtus Bologna. Nel 2007, complice il pessimo avvio di Varese, fu chiamato sulla panchina dei biancorossi, dove non riusci’ a cambiare la rotta ed uscire dalla zona retrocessione. Abbandonato il mondo del basket, si dedica alla scrittura, avendo aperto anche una libreria a Roma.

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