Vanessa Ferrari, ha raccontato di quando sua mamma percorreva i 200 km per accompagnarla in palestra, ripercorrendo diverse gioie una tra le tante è la medaglia d’argento delle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Sentiva dentro di sé che questa era la sua olimpiade, proprio perché nella tre precedenti aveva sempre sfiorato il podio, nel momento in cui l’ha conquistata ha vissuto attimi bellissimi, proprio quando è tornata a casa, non aveva realizzato quello che aveva compiuto.

Dopo diversi anni di sacrifici l’atleta ha cominciato ad allenarsi tutti i giorni a Brescia proprio quando aveva 8 anni, sua madre percorreva 200 km ogniqualvolta doveva accompagnarla agli allenamenti.

L’atleta ha praticamente vissuto tutta la sua adolescenza in palestra, ma nonostante tutte le difficoltà affrontate, ne è valsa la pena. Mentre per quanto riguarda il suo futuro e la possibilità di una quinta Olimpiade, l’atleta ha concluso dichiarando che la prossima è molto vicina.

L’argento conquistato da Vanessa alle Olimpiadi di Tokyo2020, arrivato dopo anni di attesa e sofferenze. Era il 2008 quando la ginnasta bresciana ha avuto i primi problemi al tendine d’Achille, che le hanno compromesso i Giochi Olimpici di Pechino. Negli anni successivi Ferrari ha dovuto sottoporsi a tre operazioni al tendine d’Achille (2009 e due nel 2016, la seconda dopo essersi di nuovo rotta il tendine durante la finale del corpo libero a Montreal). E due anni fa ha dovuto affrontare un intervento chirurgico a entrambe le caviglie.

Un lungo calvario, che però ha avuto un lieto fine con questa medaglia d’argento, come ha ricordato anche l’Italia Team sulla sua pagina Instagram: «Una quantità infinita di infortuni, si è sempre rialzata, ha scritto un’altra pagina di storia».

E a quel punto è il podio che conta, all’ultima Olimpiade della sua carriera. Anche se per la famiglia, e gran parte dell’Italia, è come se avesse vinto tutto. «Puntava all’oro ed è arrivato l’argento – raccontano Ivan e Michele, fratelli della ginnasta -. Altre volte ha puntato al bronzo ed è finita senza medaglia. Per noi meritava di vincere l’oro».

Vanessa Ferrari, 30enne bresciana, alla quarta Olimpiade in carriera, ha chiuso al secondo posto totalizzando 14.200 punti. L’oro è andato all’americana Jade Carey con un punteggio di 14.366 e il bronzo ex aequo alla giapponese Mai Murakami e alla russa Angelina Melnikova (con 14.166). 

Nel caso dovesse essere nelle condizioni fisiche ottimali, e soprattutto non dovesse provare dolore saltando, non escluderebbe a priori di provarci ancora una volta a conquistare una medaglia durante una competizione importante come le Olimpiadi. Con la campionessa ci sarà anche la sua fedelissima madre, la quale non vede l’ora di veder vincere nuovamente la sua ragazza sotto il cielo di una quinta olimpiade.