E’ il 6 aprile 2001 il giorno della data di pubblicazione dell’album in studio di Vasco Rossi, “Stupido Hotel”. Registrato tra Los Angeles e Bologna, con alcuni tra i migliori musicisti del mondo tra cui Vinnie Colaiuta, Randy Jackson, Micheal Landau, Stef Burns, Frank Nemola e Celso Valli, “Stupido Hotel” è un prodotto di altissimo livello artistico. Creativo e lunatico, per estrema ricchezza d’animo, alla ricerca continua di se stesso.
L’hotel è un luogo fisico in cui Vasco si è ritrovato molto spesso, dovendo stare sempre tournée, ed è dove attende per giorni un suo concerto, o in cui ritorna, a qualsiasi ora. Un luogo dunque che lo conosce bene, nelle sue parti più ansiose, più euforiche, più isolate. Come viveva Vasco questa permanenza in hotel? Come un luogo quasi utopico in cui trovare la felicità. Che si chiede …. “dov’è?”. Ma anche un luogo che si trasforma la mattina , come uno “Stupido, Stupido” Hotel, dove magari potersi pentire di quello che era successo durante la notte. La solitudine e la difficoltà di vivere sono i tratti salienti di questo nuovo lavoro, soprattutto nelle due canzoni principali.
Frutto anche di un lungo tormento esistenziale Vasco aggiunge così un’altra stella, al firmamento internazionale che già aveva parlato di tanti Hotel famosissimi e immortali quali: l’ “Hotel Califoria” degli Eagles, il “Chelsa Hotel” di Sid Vicius (Sex Pistols), il “Morrison Hotel” di Jim Morrison (The Doors), il “Million Dollar Hotel” di Bono Vox o l’ “Heartbreak Hotel” di Elvis Presley ma anche l’ “Hotel Supramonte” dell’amico fragile Fabrizio De Andre’. I testi sono tutti inediti. Le musiche di questo lavoro, sono nata grazie anche alla fertile collaborazione di Vasco con il grande Tullio Ferro.
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