Siamo al terzo giorno di Mostra del cinema di Venezia e tra grandi film e registi prosegue questo interessante viaggio all’interno della settima arte. Grande attesa quella per “Bones and All” di Luca Guadagnino, il primo dei cinque film italiani in concorso. Per questo lungometraggio torna, dopo “Chiamami con il tuo nome“, a dirigere Timothée Chalamet (anche produttore del film) e un cast eccellente composto da: Taylor Russell, Mark Rylance, Chloë Sevigny e Michael Stuhlbarg. Alla conferenza stampa, tenutasi da poco, si è potuto approfondire aspetti altrimenti invisibili di questo film: scopriamoli assieme!
“Drifters”, isolamento, amore, alcuni temi trattati nel film “Bones and All”: un road movie da non perdere
Per Luca Guadagnino questo è il primo film USA che realizza, sostenendo di aver inconsciamente avuto timore della grandezza e dell’immaginario di cui il cinema americano si fa carico. Secondo lui c’era bisogno di più maturità per affrontare tutto ciò, per questo attese fino ad ora, quando ha capito che era il momento giusto, spinto anche dalla curiosità verso il copione presentato dall’amico e sceneggiatore David Kajganich. Nella storia letta ha trovato qualcosa che lo attraeva, un racconto sui “drifters“, ma anche un road movie nelle zone dell’America centrale che lo hanno portato a prendere la decisione di trasporlo in film.
Alla conferenza stampa hanno avuto spazio anche gli attori Timothée Chalamet e Taylor Russell che hanno potuto parlare dei loro personaggi, della solitudine che li caratterizza, andando anche a fare una riflessione su loro stessi. Si sono toccati vari temi dal peso che ha il giudizio delle persone alla difficoltà di trovare qualcuno con cui avere una connessione mentale ed emotiva.
Lo sguardo sul film e sul fare cinema di Luca Guadagnino
C’è grande emozione nel presentare questo nuovo film che vede il regista Luca Guadagnino fare un po’ un bilancio di quella che è stata la sua carriera, con uno sguardo sul futuro. Infatti ha dichiarato che la sua ambizione cinematografica è quella di poter avere il controllo sul lavoro e la messa inscena dell’opera, ma anche avere il piacere di lavorare con amici portando così alla creazione di un lavoro collettivo.
In questo film, che verrà presentato in anteprima questa sera alla 79ª Mostra del Cinema di Venezia, vediamo la fragilità umana, la ricerca di se stessi in due personaggi, Maren e Lee, che vivono ai margini della società. Accomunati da un senso d’insoddisfazione sono portati a voler scoprire la verità sulle loro azioni non tollerate dalla società. Non ci resta che aspettare e goderci questo nuovo viaggio .
Francesca Agnoletto
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