Venezia 80, Matteo Garrone premiato con il Leone d’argento: “Il nostro premio per i migranti che non ce la fanno”

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Di Redazione Metropolitan

Grande gioia a “Venezia 80” per Matteo Garrone, premiato con il Leone d’argento per la miglior regia per “Io capitano“.

“Questo premio sarà di grande aiuto per il film, gli darà la possibilità di avere un pubblico più ampio” dice commosso il regista ricevendo il premio. Garrone ha poi ceduto la parola a Kouassi Pli Adama Mamadou, attivista del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta, alla cui storia si è ispirato. “Il film racconta una realtà vera – sottolinea Mamadou -. Io sono riuscito ad arrivare in Italia, ma vorrei che dedicassimo questo premio a tutte le persone che non sono potute arrivare a Lampedusa”.

Già uscito nelle sale italiane per 01 Distribuiton il 7 settembre, Io capitano è stato scritto da dallo stesso Garrone con Massimo Ceccherini, Massimo Gaudioso e Andrea Tagliaferri, è il tentativo di Garrone di “dare forma visiva a un viaggio che solitamente non si conosce. E io spero – ha continuato il regista di Gomorra e di tanti grandissimi film – che possa emozionare chi lo vedrà. L’interpretazione di Seydou è così pura e cristallina che va diretta al cuore e sono certo arriverà a un pubblico popolare e trasversale. Spero dunque che chi vedrà il film possa emozionarsi”. Da parte sua il 17enne Seydou Sarr si dichiara “felice perché è la prima volta che faccio un film, e sono veramente contento sia capitato con Matteo Garrone. Il migrante che interpreto mostra esattamente quanto è successo nel deserto e sul mare”.

“Questo film racconta il viaggio attraverso l’Africa di due ragazzi migranti che cercano di arrivare in Europa e lo fa attraverso il loro punto di vista – ha proseguito Garrone -. Mi sono aggrappato alle loro storie, al loro vissuto, cercando di dare voce a chi di solito non ce l’ha”.

Mamadou ha voluto ricordare che “quando c’è la voglia e la necessita di partire, nessuno ti può fermare. Occorre dare il diritto di accesso a noi giovani, il visto per viaggiare, e credo che sarebbe lo strumento per sbloccare il traffico di esseri umani”. Per Mamadou, “un canale di ingresso regolare, come ha detto anche il presidente Mattarella, aiuterebbe ad affrontare il problema. Ringrazio il festival e tutta la comunità di Caserta che aiuta gli immigrati nell’inserimento”.