Venezia 81: oggi 3 settembre, ritorna protagonista il cinema italiano con Queer di Luca Guadagnino, terzo film in concorso alla Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica.
Insieme al regista che ritorna in laguna 365 giorni dopo aver presentato Challengers, film d’apertura della scorsa edizione della kermesse, i protagonisti Daniel Craig, Drew Starkey, Lesley Manville, Jason Schwartzman ed Omar Apollo. La pellicola ambientata nel 1950 vede protagonista William Lee, un americano sulla soglia dei cinquanta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, gli mostra per la prima volta la possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno. Sempre in Sala Grande sarà proiettato Fuori Concorso il film 2073, di Asif Kapadia.
Venezia 81, nel programma del 3 settembre il ritorno di Luca Guadagnino con Queer
Nel programma della Sala Grande un altro film in concorso, Harvest di Athina Rachel Tsangari: sul red carpet insieme alla regista Caleb Landry Jones, Arinzé Kene, Thalissa Teixeira, Frank Dillane e Rosy McEwen. Chiude la serata, Maldoror (Fuori Concorso), di
Fabrice du Welz con Anthony Bajon, Alexis Manenti, Alba Gaïa Bellugi, Sergi López
e David Murgia. In Sala Darsena per la sezione Orizzonti, Familiar Touch di Sarah Friedland: con la cineasta sul red carpet, le protagoniste Kathleen Chalfant e Carolyn Michelle. A seguire, L’attachement (The Ties that Bind Us) di Carine Tardieu sempre per la sezione Orizzonti. Nel cast: Valeria Bruni Tedeschi e Vimala Pons
In Sala Giardino, ci sarà la prima visione di Bestiari, Erbiari, Lapidari di Martina Parenti e Massimo Adinolfi, documentario “enciclopedia”, diviso in tre atti, ognuno dei quali tratta un singolo soggetto: gli animali, le piante, le pietre. Il film è un omaggio a quei mondi “sconosciuti” e per certi versi davvero alieni, fatti di animali, vegetali e minerali, che troppo spesso diamo per scontati, ma con cui dovremmo essere in costante dialogo dal momento che costituiscono la parte essenziale della nostra esistenza sul pianeta Terra. Gli atti del film disegnano uno sviluppo drammaturgico unico, attraverso tre diversi dispositivi di messa in scena. Bestiari è un found-footage su come e perché il cinema ha ossessivamente rappresentato gli animali; Erbari invece, un documentario poetico d’osservazione dall’interno dell’Orto Botanico di Padova; Lapidari, infine, un film industriale ed emotivo sulla trasformazione della pietra in memoria collettiva. Bestiari, Erbari, Lapidari è un viaggio sentimentale tra cultura, scienza e arte del nostro vecchio continente. Per le Giornate Degli Autori, Taxi Monamour di Ciro De Caro
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