In queste ore si sta diffondendo in America, Europa e Italia il panico per l’arrivo del calabrone gigante asiatico (nome scientifico Vespa mandarinia, conosciuto anche come vespa assassina), noto anche come “calabrone giapponese”, una specie invasiva molto temuta e che può essere estremamente pericolosa per l’uomo.
Vespa assassina? No, calabrone giapponese!
Il calabrone giapponese, proveniente dalle zone temperate dell’Asia e dalle aree montane del Giappone, è il calabrone più grande del mondo, con un corpo lungo circa 50 mm e con un’apertura alare di circa 76 mm. La testa è arancione e le antenne sono marrone-arancione, mentre il torace ha un caratteristico color dorato e le ali dell’insetto sono di color grigio-marrone scuro. Il ciclo vitale di questo animale parte in aprile, quando una femmina regina si sveglia e passa varie settimane a nutrirsi delle secrezioni zuccherine di alcuni alberi, principalmente querce, prima di fondare il nido in giugno: in estate una regina è capace di deporre anche migliaia di uova e il nido può raggiungere la forma di una sfera anche di 60 cm di diametro. Dopo che a metà settembre sono nati i primi esemplari maschi e a metà ottobre sono nate le future fondatrici, a fine ottobre la regina muore, con la colonia che cade nella totale anarchia.

Il pericolo per le api
Le vespe mandarinie sono un grande pericolo per le api, perché sono in grado di distruggere un alveare e uccidere fino a 30 mila api in poche ore, e per l’uomo, grazie al loro veleno che contiene alcuni peptidi citolitici capaci di sciogliere anche i tessuti umani e sostanze come l’acetilcolina che provocano un dolore simile a un chiodo rovente conficcato nella gamba. C’è, inoltre, un feromone che riesce ad attirare più calabroni sulla vittima e incitarli ad attaccare nuovamente. Un soggetto punto può morire per reazione allergica; il veleno però, contenendo una neurotossina chiamata mandaratossina, può essere letale anche per persone non allergiche, se la dose è sufficiente. La vespa giapponese in patria uccide circa cinquanta persone all’anno, mentre in Cina, nel 2013, ci sono state 43 vittime e 1.600 feriti. Per chi sopravvive, gli effetti possono durare mesi e comprendono infiammazione al cuore e al fegato.
Possibili Precauzioni
Come evitare di essere attaccati dai calabroni giapponesi? Prima di tutto bisogna localizzare i nidi, segnalandoli poi alle autorità competenti, ed evitare di indossare di indossare abiti di colore nero di giorno e bianco di notte. Bisogna anche evitare di bere da lattine aperte contenenti bevande zuccherine o alcoliche perché queste vespe sono attratte da queste bevande e potremmo trovarle all’interno dei contenitori. In caso di puntura, bisognerebbe ritrarsi velocemente senza movimenti eccessivi e usare un dispositivo sottovuoto per rimuovere il veleno dalla ferita (evitate la suzione orale perché il veleno si trasmetterebbe alla bocca): bisogna poi lavare la ferita con acqua o, meglio, con liquidi contenenti tannini, come aceto, tè o vino rosso, perché il tannino combatte gli effetti di una o più tossine, e utilizzare pomate antistaminiche e/o cortisoniche. Dopo le prime cure, occorre consultare subito il medico.
Curiosità sulla Vespa Assassina
Curiosità: nei villaggi montani del Giappone le larve e le pupe dei calabroni sono considerate una prelibatezza e sono mangiate fritte o come una specie di sashimi, mentre recentemente numerose ditte in Asia e in Europa hanno cominciato a produrre integratori alimentari e bevande energetiche contenenti una versione sintetica delle secrezioni delle larve di Vespa mandarinia che, a loro detta, migliorerebbero la resistenza fisica umana.
Articolo per “La Scienza Risponde” a cura di Stefano Pellone
Bibliografia
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