Raymond Domenech continua a far discutere. Sempre in negativo, peccato per lui. L’ex CT della Francia che uscì sconfitta ai rigori contro la Nazionale italiana di Marcello Lippi nel Mondiale tedesco del 2006, è stato appena esonerato da allenatore del Nantes, storico club della Ligue 1. Sono bastate sette partite ai proprietari del club gialloverde per decidere di separarsi dal controverso tecnico. Zero vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte. Risultati da urlo (di rabbia) che sono costati il posto al tecnico brizzolato famoso per le sue dichiarazioni spesso poco ortodosse. Adesso sono quindici le partite senza vittoria dei canaris che vedono, sempre più vicino, lo spettro della retrocessione nella seconda serie calcistica transalpina.
Domenech: impatto negativo al Nantes
L’avventura di Raymond Domenech sulla panchina del Nantes non era iniziata sotto le migliori delle stelle. I tifosi, infatti, non avevano gradito la scelta del patron Waldemir Kita di affidare la direzione della squadra all’ex C.T. Al primo allenamento, infatti, il tecnico è stato accolto da un altoparlante, messo dai supporters poco fuori il campo di allenamento, che riproduceva musica circense. Accoglienza poco calorosa dopo un’assenza di dieci anni dai campi sportivi: l’ultima avventura, infatti, era datata 2010 con la Francia nel disastro del Mondiale in Sudafrica. In un club dobbiamo andare indietro nel 1992-93 quando allenava il Lione.
La freddura su Maradona ed i pessimi risultati
“Mi sarebbe piaciuto prendere Maradona, ma è morto“. L’avventura di Raymond Domenech sulla panchina del Nantes verrà ricordata soprattutto per questa frase davvero infelice su Diego Armando Maradona, morto nel corso del 2020. Anche perché, a livello di risultati sportivi, i tifosi vogliono dimenticare rapidamente voltando pagina: quattro punti in un mese e mezzo di regno e diciottesimo posto in Ligue 1 dopo che aveva raccolto i canaris al sedicesimo. Una scelta davvero incomprensibile del proprietario che, adesso, potrebbe aver condannato alla retrocessione il suo club. Toccherà a Antoine Kombouaré, ex Paris Saint-Germain, tentare il mezzo miracolo.
