Ormai la conosciamo tutti, è uno dei volti più noti della musica italiana. Victoria De Angelis, bassista della famosissima band Måneskin, che sta girando tutto il mondo insieme ai compagni grazie alla loro passione, la musica. Ma la vita della giovanissima ragazza non è stata sempre felice e ricca di soddisfazioni personali. La nonna Elin racconta la difficile infanzia ed adolescenza della ragazza: «A 15 anni mia nipote ha visto la mamma morire».
Victoria dei Måneskin ha visto sua mamma morire: lo racconta la nonna Elin
Måneskin, un nome una certezza. Una certezza di rock ‘nd roll e sregolatezza. Il gruppo rock, dopo la vittoria al Festival della musica italiana, Sanremo ’21 e il successiva oro alla 65ª edizione degli Eurovision, è diventato famoso in tutto il mondo. Durante il corso di quest’anno sono saltati da una capitale europea all’altra per poi concludere il loro stratosferico tour negli Stati Uniti d’America. Dei veri e propri divi del rock, dei sex symbol, potenti e sfacciati. Ma non è tutto oro quel che luccica.
Dietro una facciata da duri si nascondono persone vere ed umane, delle persone che, come tutti, hanno sofferto. Tra loro la prima a venir fuori con la propria storia travagliata è stata Victoria De Angelis, bassista ed unica donna del gruppo. La giovanissima ragazza, 20enne di madre danese, si è parzialmente sbilanciata sul proprio passato.
Durante un’intervista ad Elle ha raccontato: «A 14 anni soffrivo di attacchi di panico. Ero una ragazza spensierata, poi mi sono ritrovata a non voler più uscire di casa, ho perso un anno di scuola. C’era qualcosa di rotto in me e non sapevo come ripararmi. Prima me ne vergognavo, ora non ho più bisogno di nasconderlo. Ne sono uscita grazie a una terapia, alla famiglia e agli amici, ma è comunque da sola che impari a gestire certe voragini».
Ma è stata la nonna materna della ragazza, la signora Elin Uhrbrand, a raccontare tutta la storia di Victoria. Pare infatti che la bassista abbia sofferto moltissimo durante la sua adolescenza: ha visto sua mamma morire di un brutto male quando aveva appena 15 anni. Quando Jeanett, madre defunta della ragazza, capì che purtroppo non sarebbe riuscita a vincere quella guerra, chiese di essere trasferita in Danimarca. Victoria la seguì.
«Per tre mesi ha vegliato sulla sua mamma, per tre mesi le ha tenuto la mano. Fino all’ultimo giorno. Fino a quando le ha detto addio. È stato terribile… Terribile», ha confessato la nonna. «Mi dispiace tanto che mia figlia non abbia potuto vedere il successo che Victoria sta riscuotendo in tutto il mondo insieme con i Måneskin», ha infine aggiunto la signora.
Cristina Caputo
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