Da sempre i videogiochi rappresentano una delle passioni degli italiani: sfidarsi davanti uno schermo in vari giochi è un fenomeno che riesce a mettere d’accordo grandi e piccini e che è in grado di accontentare tutti grazie ai diversi titoli e console di gioco disponibili. Insomma i videogame sembrano esser riusciti ad avvicinare generazioni diverse, in quello che si trasforma in un passatempo non solo divertente, ma anche interattivo.
In Italia, poi, questo fenomeno dimostra di essere radicato nel profondo: al punto che la Penisola è il quarto mercato europeo nel settore dei videogame, come confermato dai dati che oggi andremo ad analizzare.
AESVI: i dati sul mercato dei videogiochi in Italia
Oggi, grazie al report elaborato da AESVI, possiamo approfondire il settore dei videogiochi in Italia, i cui dati sembrano molto promettenti. In primo luogo si parla di un mercato che, in Italia, è riuscito a sviluppare nel 2018 un giro d’affari vicino agli 1,5 miliardi di euro. Questo trend positivi riguarda tutti i sotto- settori del comparto: gli accessori viaggiano a grande velocità con un +10,5%, insieme alle console (+8,6%) e ai software fisici (+7%). Per quanto riguarda l’incontro generazionale, i dati sono ancora una volta sorprendenti: il 60% dei genitori ha affermato di giocare ai videogiochi insieme ai figli, includendo dunque il gaming fra le attività che vengono svolte in famiglia.
Tornando ai dati relativi a questo mercato, su tutti spicca il fatturato prodotto dalla vendita dei videogiochi fisici e digitali, superiore al miliardo di euro. Poi si aggiunge alla lista anche la vendita di app gaming, con un fatturato di 385 milioni di euro. Bene anche le console (333 milioni di euro) e il comparto hardware (428 milioni). Vediamo ora un identikit del giocatore medio italiano: il 57% degli individui fra i 16 anni e i 64 anni ha giocato almeno una volta ai videogiochi nel 2018 e nel 59% dei casi si tratta di uomini. Infine il dato riguardante il tempo che gli italiani trascorrono tra i vari videogiochi si aggira attorno ad una media di 8,3 ore a settimana.
L’evoluzione del mercato con il gaming online
Un’ulteriore evoluzione per questo settore potrebbe arrivare dalla definitiva diffusione del gaming online: una modalità che affascina un numero sempre maggiore di giovani. Il merito va dato anche alle nuove tecnologie di connessione, che oggi riescono a portare il collegamento anche nelle case di chi non è raggiunto dalla linea tradizionale: un esempio è la connessione LTE di Linkem che offre Internet senza rete fissa. Per quanto concerne il futuro, infatti, il destino del gaming sembra essere lo streaming e dunque l’online: il videogioco si trasformerà in una sorta di servizio sempre accessibile e i primi segnali di questa trasformazione sono arrivati da grandi nomi come Google (Project Stream), Playstation (PsNow) e Xbox (Game pass).
In sintesi, oggi i videogiochi sono destinati ad incontrare la modernità del web, un po’ come accade in tanti altri settori.