Dal 12 settembre all’8 novembre 2020 riparte il festival Le Vie dei Tesori, appuntamento annuale con le meraviglie della Sicilia. Giunto alla quattordicesima edizione, promuove la riscoperta del patrimonio storico-artistico dell’isola. Si tratta di uno dei più grandi festival italiani e mira a riavvicinare il pubblico al territorio. Con oltre quattrocentocinquanta tappe, Le Vie dei Tesori apre le porte di luoghi solitamente non accessibili.
I quindici centri urbani coinvolti, sia città che piccoli borghi, si schiudono in tutta la loro bellezza, raccontandosi attraverso i loro angoli più preziosi. Un viaggio tra palazzi d’epoca, terrazze segrete, monasteri, chiese e cripte, giardini, musei scientifici. In un anno molto faticoso per la cultura, questo evento rappresenta una sfida che fa riflettere sull’importanza della valorizzazione e salvaguardia dei beni culturali.
Le Vie dei Tesori, tappe e accessibilità
Si inizia con i weekend di settembre con Bagheria, Caltanissetta, Messina, Marsala, Mazara del Vallo, Trapani, Sambuca, con Naro che si aggiunge il 26 e 27 settembre. Dal 3 ottobre, la seconda parte del Festival con Catania, Ragusa, Scicli, Noto, Sciacca e Monreale. A Palermo, vessillo del Festival, le aperture proseguono per sei weekend, fino all’8 novembre.
I biglietti per accedere ai siti sono acquistabili tramite prenotazione online sul sito ufficiale o presso botteghini e infopoint. Le visite sono organizzate in piccoli gruppi, definiti in base alla capienza e alla possibilità specifica di mantenere le distanze di sicurezza. Per dare un’ulteriore opportunità di muoversi da un tesoro all’altro, è stato predisposto un servizio con pullman che, partendo da Palermo, permette di spostarsi tra le città e i borghi aperti.
Un’associazione per raccontare il territorio
Grazie alle audioguide o alle guide in presenza, ci si addentra in profondità nelle storie delle meraviglie più nascoste e poco note. Le guide d’eccezione sono i volontari dell’associazione “Amici delle Vide dei Tesori”. Giovani storici dell’arte, architetti, botanici e urbanisti che, come ogni anno, con la loro competenza conducono i visitatori alla scoperta dei luoghi aperti per l’occasione.
L’associazione lavora ogni anno guidata da principi fondamentali come la trasversalità e inclusività, per raggiungere tutti i tipi di pubblico. Inoltre fa dello storytelling un pilastro dell’intero progetto, ovvero punta su una divulgazione accattivante e appassionata. Grazie anche agli strumenti digitali, la comunicazione innovativa e di qualità favorisce la creazione di una rete fatta di luoghi e di persone.
di Flavia Sciortino
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