Viggo Mortensen debutta alla regia con il film Falling, da lui scritto e interpretato. La pellicola tratta la storia di Peterson, un omosessuale che si trova a doversi prendere cura di un padre conservatore e omofobo, nel momento in cui mostra segni di demenza senile. E’ lo stesso Mortensen a intepretare il ruolo del protagonista, scelta che ha irritato la comunità gay.
Un’infuocata polemica si é scagliata contro l’attore-regista, accusato di essersi appropriato di un ruolo che non gli appartiene, e che avrebbe potuto affidare ad un interprete omosessuale.
La risposta di Viggo Mortensen
Irritato dalle critiche, Mortensen ha risposto:
Sentite, questa è l’epoca in cui viviamo e credo sia una cosa salutare sollevare questi temi. La risposta breve è che non pensavo fosse un problema. Ma che ne sapete della mia vita? Date per certo che io sia completamente etero. Forse lo sono, o forse no. Ma sinceramente non sono affari vostri. Voglio che il mio film funzioni e voglio che il personaggio di John risulti efficace. Quindi, se avessi pensato che non fosse una buona idea, non lo avrei interpretato.
Mortensen ha inoltre aggiunto:
E quando le persone mi domandano ‘E allora Terry Chen – che interpreta mio marito nel film – lui è omosessuale?’. La mia risposta è: “Non lo so, non mi sognerei mai di chiederlo a qualcuno durante le audizioni’, ha concluso l’attore.
Polemiche sul linguaggio del film
Proiettato al Sundance Festival il film é in fase di distribuzione in Europa, non senza problemi. La pellicola é infatti accusata di utilizzare un linguaggio pesante, con largo uso di termini omofobi e razzisti. Critica a cui ha risposto ancora una volta Viggo Mortensen, affermando:
I distributori lo guarderebbero e direbbero: “È un bel film, ma è troppo, e non sono sicuro che le persone vogliano guardarlo”
L’attore-regista sembra pronto ad affrontare posizioni scomode per difendere l’integrità artistica della sua prima opera.
Sara Livrieri
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