Una ex assistente di Vin Diesel ha fatto causa all’attore per violenze sessuali che sarebbero avvenute nel 2010 durante le riprese del film Fast & Furious 5 in Georgia. La donna, Asta Jonasson, afferma di esser stata assunta dallo studio di produzione One Race e che Diesel le mise le mani addosso commettendo atti sessuali non voluti in una stanza d’albergo ad Atlanta.

La donna, Asta Jonasson, afferma di esser stata assunta dallo studio di produzione One Race e che Vin Diesel le mise le mani addosso commettendo atti sessuali non voluti in una stanza d’albergo ad Atlanta.

Alcune ore dopo Samantha Vincent, la sorella dell’attore e presidente della sua casa di produzione, l’ha chiamata e licenziata. L’avvocato ha scritto: “Era chiaro che stava venendo licenziata perché non era più utile: Vin Diesel l’aveva usata per soddisfare i suoi desideri sessuali e lei aveva resistito all’aggressione. Miss Jonasson si è sentita un pezzo di spazzatura da eliminare. Si è sentita impotente, la sua autostima è stata distrutta e ha messo in dubbio le sue capacità e chiesta se per fare una carriera di successo fosse necessario scambiare il proprio corpo con una promozione“.

Nei documenti della causa è stato inoltre dichiarato che alcuni giorni prima dell’aggressione, un altro supervisore della casa di produzione di Diesel, One Race, l’avesse chiamata nella sua stanza di albergo con una scusa di lavoro, si fosse tolto la maglietta e fosse andato a letto invitandola a raggiungerlo. La giovane aveva reagito andandosene immediatamente dalla stanza e dall’hotel.

L’azione legale è stata presentata sulla base di una legge della California che permette alle vittime di far causa per reati di sesso avvenuti dopo il 2009.