Caro Fedez, ho letto dei tuoi problemi di salute, ne sono dispiaciuto e spero si risolvano presto“, così ha iniziato Feltri per poi affermare di comprendere lo stato d’animo dell’artista di fronte alla malattia. Pur condividendo un decimo delle sue esternazioni, ha continuato, ha comunque simpatia per lui e per questo si è sentito di confidarsi su un tema che li accomuna, quello della salute perduta.

In 78 anni di vita, ha raccontato il giornalista, non ha mai avuto disturbi. Fino a quando l’ultima verifica con la tac gli ha riservato una sorpresa spiacevole: un nodulo al petto sulla parte sinistra. Inizialmente non si è spaventato, ma quando la sua chirurga ha voluto approfondire e svolgere ulteriori accertamenti, ha emesso la drammatica sentenza: “Cancro, bisogna intervenire col bisturi“. Così si è trovato in sala operatoria, “mezzo biotto, pieno di vergogna e con anestesia totale“.

Una volta svegliatosi, “mi riportano in camera sveglio ed entra nella stanza un cameriere che mi porge una coppa di champagne offerto dalla équipe medica, bevo, mi rivesto e mi reco subito al giornale lavorando come sempre senza confidare niente a nessuno“. Se prima infatti non aveva sentito il bisogno di raccontare nulla, ora invece si è sentito di voler dire chiaramente a tutti quanti di avere il cancro.

Feltri si è quindi rivolto direttamente a Fedez pregandolo di non farsi intimidire dal morbo col quale ha iniziato una battaglia “che potrai vincere con l’aiuto di Sanculo“. E ancora: “Non deprimerti, i malanni fanno parte della natura che è nostra nemica, dobbiamo batterla con la volontà, una risorsa personale che non abbisogna della pietà di chi ci guarda con commiserazione per prevalere sulla sventura“. Infine un ultimo consiglio: “Dammi retta, non piangere, fai a pugni con la sfiga, avrai ragione tu“.